Prato, 15 novembre 2010 - ''Io e Balotelli siamo estrosi ma non matti. E spero che nel calcio ci sia sempre spazio per la fantasia''. Alessandro Diamanti si presenta cosi' a Coverciano dove l'ultima volta che e' stato risale a quando faceva parte della Nazionale di serie C. Da allora mlto tempo e' passato e molto e' successo. E da talento spesso incompreso, criticato e anche snobbato adesso il giocatore del Brescia si sta prendendo una bella rivincita.

 

Tanto che, fedele al carattere notoriamente pepato, approfitta del suo primo giorno in azzurro per togliersi dalla scarpa piu' di un sassolino: ''Molti club non hanno creduto in me, il primo fu la Fiorentina col quale comunque ho vinto un campionato - racconta Diamanti che ha militato in C2 nella prima squadra dei Della Valle denominata Florentia Viola - L'allora ds Giovanni Galli non trovo' l'accordo col Prato per appena 50.000 euro. Io avevo problemi ad un polmone, addirittura qualcuno disse che forse avrei smesso di giocare. Per fortuna poi mi ripresi bene. Ma evidentemente Galli, che fra l'altro mi avrebbe preso per la Primavera, credette di piu' ai medici che al sottoscritto''.

 

Sotto poi col Prato: ''Ora li' sono tutti amici ma quando ritorna in quella societa' dopo la stagione nell'Albinoleffe in tanti mi considerarono un fallito. Il presidente Toccafondi mi rimproverava sempre. E allora dico che questa convocazione in azzurro e' dedicata anche a lui''. Negli anni successivi Diamanti s'e' fatto applaudire a Livorno prima di volare in Inghilterra, nel West Ham. ''Un'esperienza importante quella inglese, a Londra mi sono  visto pure un paio di volte con Balotelli. Pero' avevo voglia di tornare''. Di qui l'approdo in estate al Brescia con cui di recente ha realizzato un gol-capolavoro contro la Juve (''Uno dei miei piu' belli ma in verita' finora non ne ho segnati molti'' sorride) anche se Prandelli, come rivelato oggi, lo ha chiamato anche per premiarlo per il gesto di fair play nella stessa gara con i bianconeri quando, atterrato in area, coi tifosi del Brescia che rumoreggiavano, Diamanti s'e' rivolto all'arbitro facendo capire che non era rigore: ''Ora che sono qui mi portero' via tutto quello che e' azzurro - prosegue il giocatore - E' una bella emozione essere qui, me la sono sudata. Anche se - sorride - il mio amico Bobo Vieri mi ha detto che questa convocazione e' una truffa. Battute a parte, spero che sia un punto di partenza e mi auguro di vedere presto in azzurro pure Caracciolo. C'e' chi matura a 25 anni, chi a 30, chi mai. A me e' successo qualche anno fa''. Chiusura su un altro estroso del calcio italiano: ''Non conosco a fondo la situazione di Cassano ma penso che continuera' a fare bene in Nazionale''.