Prato, 1 settembre 2010 - «LA SCELTA di aprire per la prima volta il ridotto e il foyer del Metastasio alla città, ai pratesi ma anche ai visitatori che verranno per l’8 settembre rientra nella filosofia che vede il teatro dentro la città e dentro la comunità, che vorremmo accentuare». A parlare è Massimo Luconi, direttore organizzativo del Met: «Anche la prossimo stagione sarà strutturata all’insegna di un rapporto più stretto con la città e di forte apertura. Il cartellone sarà presentato ufficialmente il 10 settembre ma posso anticipare che ci saranno accanto agli spettacoli già programmati dalla gestione Tiezzi, una serie di appuntamenti legati al territorio, sono convinto che sarà una bella stagione.

 

Quella di tenere aperto il teatro Stabile della Toscana come fosse un salotto durante la festa della città è una scommessa, un evento a cui pratesi non sono abituati. L’abitudine è quella di pensarlo come un luogo di spettacolo, aspetto centrale nella vita della città e della Toscana». Idea è di far diventare il Met un punto di riferimento per le persone e per gli addetti ai lavori. Stesso concetto ripreso dai recenti incontri, molto partecipati, per giovani professionisti del teatro.

 

«Siamo disponibili all’incontro e al dialogo con chi fa del teatro la propria vita e il proprio lavoro — aggiunge — ho visto un gradissimo entusiasmo da parte dei giovani. L’esperienza teatrale diventa un percorso e questo aspetto non c’è mai stato prima stiamo cercando di sottolinearlo di più e sta ripagando». Il Metastasio si candida a spazio da dove partono incontri e proposte, ma anche dove andare il pomeriggio a prendere il caffè e ad ascoltare musica, come avviene all’estero e in altre comunità teatrali. Nella giornata dell’8 settembre, il Met sarà aperto dalle 16 alle 20 con due appuntamenti «di qualità ma anche di facile e di immediato accesso» spiega Luconi. Nello spettacolo per ragazzi, alle 17, si esibirà una cantastorie, mentre alle 19 sarà la volta dell’aperitivo jazz. Poi tutti al corteggio.