Prato, 18 agosto 2010 - Il Centro di Scienze Naturali, per la sua particolare esperienza acquisita negli anni con studi e ricerche sugli incendi boschivi, e la realizzazione della sua centrale operativa antincendi, partecipa per l’Italia insieme a Grecia, Turchia e Tunisia, al progetto europeo denominato Firesense (GA 244088 “Fire Detection and Management through a Multi-Sensor Network for the Protection of Cultural Heritage Areas from the Risk of Fire and Extreme Weather Conditions”).

 

L’obiettivo è creare un sistema-piattaforma di preallarme automatico finalizzato al controllo a distanza delle aree di notevole interesse archeologico e culturale all’interno di aree boscate, alfine di proteggerle dai rischi causati da incendi e da condizioni climatiche estreme. Il Centro di Scienze Naturali costituito da museo naturalistico, parco ambientale, sito archeologico con la Stazione Paleolitica Musteriana di Galceti, inserito nell’Anpil del Monteferrato nella pineta di pinus pinaster, presenta tutte queste pecularietà ed è stato scelto come area test per effettuare una serie di studi e sperimentazioni sul campo che portino alla creazione di un sistema tecnologico altamente sofisticato, per il rilevamento del fumo e del fuoco mediante l’uso di diversi tipi di sensori, per la rapida rilevazione di incendi che potrebbero pregiudicare gli stessi siti culturali partecipanti al progetto che sono insieme al Centro di Scienze Naturali di Prato, il sito archeologico dell’acropoli di Tebe in Grecia, l’Area archeologica di Rodiapolis in Antalia Turchia, il Tempio dell’acqua in Tunisia sito delle antiche sorgenti che fornivano l’acqua a Cartagine. Il gruppo italiano è composto da ricercatori provenienti da tre Istituti del CNR (IRPI, ISSIA, ISTI).

 

Per il progetto Firesense saranno installati una serie di sensori sia nel parco del Centro che a lunga distanza, che serviranno per sviluppare e testare il sistema. Uno degli scopi del progetto è lo sviluppo di algoritmi per il riconoscimento di eventi rari (fumo) da videocamera, e per la valutazione della vegetazione come combustibile tramite immagini da satellite ad altissima definizione (pixel submetrici) e di quanto di interesse per definire i rischi connessi al fuoco. In questi giorni il territorio aspro e ricco di pinus pinaster del nostro Centro di Scienze Naturali e del Monteferrato viene percorso da Dino Torri e Lorenzo Borselli del CNR insieme a Saverio Tozzi del Centro per effettuare gli studi legati al progetto.

 

Svolgono test per valutare il livello di idrofobicità dello strato superficiale del suolo sia nelle aree dove si sviluppò l'incendio del 2008 all'interno di Monteferrato, sia in aree limitrofe per verificare i suoi effetti sui processi di infiltrazione e ruscellamento superficiale. Vengono inoltre eseguite analisi da satellite dell’uso del suolo dell’area protetta del Monteferrato, con studio dell’evoluzione dell’infezione da Matsucoccus feytaudi in collegamento con valutazioni a terra della distribuzione della vegetazione (intesa soprattuto come combustibile) . Si ricercano pattern attribuibili a distribuzione di vegetazione, tipologia di suolo, morfologia e caratteri topografici per immettere questi dati in un data-base che si sta costruendo su base internazionale.

 

Ovviamente queste attività si inseriscono entro ricerche di base sviluppate presso gli Istituti CNR partecipanti e quindi risulteranno arricchite rispetto al progetto Firesense, per esempio i dati raccolti verranno integrati con test e raccolta di dati per lo sviluppo di modelli matematici legati alla produzione di ruscellamento superficiale e di erosione del suolo. Anche gli studi e le ricerche svolte al Centro di Scienze Naturali nell’ambito del progetto firesense andranno a costruire un data base trasferibile negli altri siti dei Paesi partecipanti al progetto. In ciascuno dei quattro siti europei i partecipanti al progetto adatteranno le funzionalità di Firesense in base alle condizioni e alle esigenze specifiche per una rapida ed efficace salvaguardia degli ambienti e dei relativi habitat culturali.