Muore a diciassette anni travolto da un tir

Correva in mountain bike per il team di Calenzano: lutto nel ciclismo pratese

Incidente

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Prato, 4 agosto 2015 - Avrebbe compiuto 17 anni il 23 agosto, Simone Pardini, di San Lorenzo a Vaccoli in provincia di Lucca (dove studiava all’Itis Fermi), molto conosciuto nel mondo ciclistico pratese, rimasto ucciso ieri mattina in località Gossi, vicino ad Altopascio travolto da un camion mentre pedalava sulla sua Cannondale di color nero. Il camion viaggiava per conto di una ditta di carrelli elevatori della provincia di Bergamo. Al volante un padroncino di Pescia che si è fermato subito dopo aver sentito il rumore dell’impatto. Troppo tardi, però. Per Simone non c’era più nulla da fare. Il ragazzo stava effettuando una sgambatura con l’amico lucchese Nicola Parenti, 19 anni, tesserato per l’Unione Ciclistica Pistoiese e che corre su strada. Era la seconda volta che pedalavano insieme. Superato il centro di AltopascioNicola, che pedala davanti a Simone, sente un urto improvviso e viene sbalzato a terra. Simone finisce travolto sotto la ruota anteriore destra del camion, accanto alla quale resta a terra esanime. Nicola rimane illeso. Il conducente aveva tentato un sorpasso o è stato un tamponamento? Alla polizia municipale di Altopascio che ha eseguito i rilevi, il compito di ricostruire l’esatta dinamica. Il conducente è indagato per omicidio colposo, un atto dovuto in questi casi.

La notizia della scomparsa di Simone è rimbalzata nella giornata di ieri anche a Prato dove il ragazzo era assai conosciuto nel mondo del ciclismo: gareggiava infatti in mountain bike per la società «Hai bike Lawley Factory» con sede a Calenzano: il quartier generale del sodalizio infatti è il negozio Nencini Sport, frequentatissimo dai bikers di tutta la Toscana e in particolare dell’area metropolitana. Simone Pardini aveva scelto la squadra calenzanese che si occupa intensamente del ciclismo fuoristrada. Simone era considerato una bella speranza della specialità: militava fra gli juniores, ed aveva già dimostrato la sua bravura.Un anno fa proprio nel pieno dell’estate ottenne un risultato di prestigio classificandosi terzo nel Grand Tour del Pratofiorito. Simone era tifoso ma soprattutto grande ammiratore di Vincenzo Nibali. Le sue strade di allenamento per la specialità che praticava erano i sentieri impervi nella zona del Monte Serra, in provincia di Lucca). Recentemente aveva disputato proprio sul Serra il «Biancoforno Cup 2015» che aveva preparato su salite, discese vertiginose e strade sconnesse, incontrando in allenamento grandi bikers come Miguel Martinez, il fiorentino ed ex professionista Francesco Casagrande. Era innamorato di questa disciplina che praticava con esemplare impegno e nella speciale classifica juniores di mountain bike era classificato nelle prime posizioni. Naturalmente sgomento in seno alla Haibike Lawley Factory Team per questa tragica morte, che priva il team di uno dei giovani più promettenti.