Montemurlo "perde" i suoi sacerdoti dopo 36 anni

Ai preti della congregazione di Betharram è stata affidata la gestione della parrocchia di San Francesco, a Pistoia. Il trasferimento è previsto per ottobre. La lettera del vescovo Fausto Tardelli ai fedeli montemurlesi

Monsignor Fausto Tardelli

Monsignor Fausto Tardelli

Prato, 27 giugno 2016 - Da ottobre i padri Betharramiti lasceranno la parrocchia del Sacro Cuore di Montemurlo. Dal 1980 ad oggi, per ben trentasei anni i sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù di Bétharram, hanno guidato la comunità parrocchiale di Montemurlo (8.200 abitanti), Fornacelle (3.000 abitanti) e Bagnolo (3.300 abitanti). La notizia, che è stata data tramite uno scritto della Cancelleria vescovile letto nel corso delle messe prefestive e festive dell’ultimo fine settimana di giugno, ha scosso la comunità. Diverse generazioni sono cresciute e sono state seguite nella crescita religiosa e non solo sotto la guida dei padri Betharramiti, dai primi arrivati all’inizio degli anni Ottanta, come padre Albino Trameri, padre Mario Longoni, padre Mario Giussani, padre Clemente Albusceri, padre Alessandro Locatelli fino a quelli presenti adesso come i padri Maurizio Vismara, Pietro Villa, Simone Panzeri e tanti altri ancora che si sono succeduti negli anni.

Con l’autunno, quindi, i sacerdoti, che appartengono a questa congregazione clericale, lasceranno la cittadina, ma non la Diocesi di Pistoia. I sacerdoti Betharramiti - che vivono in piccole comunità - si sposteranno da Montemurlo a Pistoia: qui andranno alla parrocchia di San Francesco, la cui realtà è resa vacante per l’imminente chiusura del convento dei frati francescani. Parrocchia che fa parte del vicariato di città e che conta 4.000 abitanti. Una decisione obbligata e non facile presa in accordo con il vescovo Fausto Tardelli ed i superiori della congregazione: il che significa che i Betharramiti hanno rimesso in pratica il mandato al vescovo «perchè non sono più in grado di garantire una presenza di padri, sufficiente a sopperire alle necessità spirituali dell’unità pastorale di Montemurlo» in relazione alla carenza di vocazioni oltre che all’invecchiamento.

«E’ la situazione che impone tale scelta - ha detto il padre che ha letto la lettera della curia vescovile - purtroppo le vocazioni sono in diminuzione, i preti diventano sempre più anziani e l’impegno di una parrocchia grande come Montemurlo non è più sostenibile. L’ultima ordinazione risale a dodici anni fa ed è padre Simone che è a Montemurlo». Il vescovo ringrazia i padri per il lavoro pastorale svolto nei 36 anni e assicura come recita la lettera ai fedeli «che farà tutto per assegnare alle parrocchie una adeguata e qualificata presenza di presbiteri».

I fedeli sono rimasti un po’ smarriti di fronte all’annuncio improvviso e si domandano chi verrà dopo i padri Betharramiti. E c’è chi pensa che si potrebbe arrivare ad una fusione o ad un appoggio con altre parrocchie limitrofe, come quella di Oste o quella di Montale.