Caos scuola, "Organici incompleti e i tecnici di laboratorio non potranno essere sostituti per malattia"

Allarme dei sindacati: "Studenti costretti a cambiare professori in poche settimane"

Studenti a lezione (foto di repertorio)

Studenti a lezione (foto di repertorio)

Prato, 5 settembre 2015 - Si profila tutt’altro che in discesa la riapertura delle scuole cittadine. La riforma del governo Renzi, secondo i sindacati - Cgil, Cisl, Uil e Gilda - «è riuscita a generare, se possibile, ancora più caos». Tra i maggiori problemi denunciati dai sindacati ci sono gli organici delle scuole che «difficilmente saranno a regime per il ritorno sui banchi» mentre sugli istituti tecnici pende la spada di Damocle dei tecnici di laboratorio che per effetto della Legge 107, non potranno essere sostituiti nemmeno in caso di assenza prolungata.

Insomma una situazione tutt’altro che distesa, che peserà sulle famiglie e di sicuro sulla formazione degli studenti pratesi in alcuni casi costretti a fare i conti con supplenti di supplenti, in poche settimane. «Questo succede perchè il governo ha deciso di fare una riforma senza chiamare in causa i sindacati che forse qualche buon consiglio avrebbero potuto darlo...», dice Alessandro Rizzello della Uil scuola. «Il problema riguarda i tempi - spiega Daniele Monticelli della Flc Cgil - I docenti sono in attesa della fase c del piano di assunzioni a ruolo del governo. Saranno circa 161 i posti che verranno assegnati su Prato entro novembre. Questo significa che fino a dicembre le scuole non avranno l’organico definitivo con tutti i disagi che ne conseguono».

La scuola riapre tra dieci giorni e ancora ci sono situazioni che definire assurde è dir poco: «I problemi maggiori sono soprattutto per gli istituti che si trovano in provincia - conferma Annastella Tempestini della Cisl scuola - A Vernio ancora non sappiamo chi sarà il dirigente così come alla scuola media di Carmignano mancano ancora 20 docenti». Non va meglio per gli istituti superiori cittadini come Buzzi e Marconi dove i tecnici di laboratorio non potranno essere sostituiti in base alle nuove disposizioni di legge. «Al Buzzi ci sono 16 tecnici di laboratorio - spiega Rizzello - Se qualche lavoratore si ammala o si deve assentare per qualche motivo non può essere sostituto. Lo stesso succede per il personale amministrativo che soltanto dopo tre assenze potrà chiedere una sostituzione».

Non va bene nemmeno per il liceo musicale: l’assurdo sta nella mancanza di professori di musica abilitati per insegnare alla scuola superiore. Visto che si tratta di un liceo relativamente giovane, ancora il personale sufficiente non c’è e secondo i sindacati, si alterneranno supplenti fino a dicembre. Visto che si tratta di un liceo musicale, la musica dovrebbe essere la materia forte. Pensare che sarà proprio questa a risentirne è davvero poco confortante. «Abbiamo deciso di organizzare delle assemblee itineranti in tutte le scuole per spiegare ai professori quali saranno gli scenari che si profileranno nei prossimi mesi - spiega Giuseppe Lorenzo di Gilda - come ad esempio sulla questione dei maggiori poteri che con la riforma sono stati affidati al dirigente. Assemblee unitarie per aiutare i docenti e dimostrare, visto che parla di buona scuola, che proprio così non è». E non è esclusa una manifestazione organizzata dai sindacati il primo giorno di scuola. Silvia Bini