Caccia, pre-apertura della stagione dal 2 settembre

Ecco le disposizioni del calendario venatorio per il territorio pratese

Apertura della stagione di caccia

Apertura della stagione di caccia

Prato, 27 agosto 2015 - Doppiette pronte a sparare dal 20 settembre, data di inizio della stagione venatoria nella provincia di Prato ma già il 2 settembre c’è l’apertura anticipata della caccia da appostamento, autorizzata dalle 6 alle 19. La chiusura sarà il 31 gennaio, con eccezioni per alcune specie particolari. Già autorizzato anche il prelievo in deroga a storno e piccione nel periodo compreso fra il 4 ottobre e il 13 dicembre. Ecco una piccola guida alle specie che si potranno cacciare dal 20 settembre al 31 gennaio: tordo bottaccio, alzavola, beccaccino, canapiglia, codone, colombaccio, cornacchia grigia, fischione, folaga, frullino, gallinella d’acqua, gazza, germano reale, ghiandaia, marzaiola, mestolone, moriglione, pavoncella, porciglione e volpe. Si ferma invece al 31 dicembre la possibilità di abbattere coniglio selvatico, merlo, quaglia, tortora e fagiano. Starna e pernice rossa sono cacciabili fino 30 novembre, la lepre comune fino al 7 dicembre. La giornata di pre-apertura del 2 settembre consente la caccia, nella provincia pratese solo a tortora, colombaccio, merlo, gazza, ghiandaia e cornacchia grigia. Per beccaccia, cesena e tordo sassello e allodola le doppiette dovranno invece attendere il 1 ottobre, per queste specie la stagione si chiude il 31 gennaio 2016, a eccezione dell’allodola per la quale si conclude il 31 dicembre; per la specie moretta la caccia è invece prevista a partire dal 1 novembre 2015 fino al 31 gennaio 2016. La caccia alla volpe nelle zone collinari è consentita, con un numero minimo di otto partecipanti e l’uso esclusivo di cani da volpe, fino al 31 gennaio. La caccia al fagiano è vietata a partire dal 2 gennaio, fatta eccezione per le aziende faunistico-venatorie Artimino e Fattoria di Iavello dove è consentita fino al 31 gennaio. La caccia è sempre vietata nelle zone di ripopolamento e cattura di Valiano (Montemurlo); Carteano (Prato); Villanova (Vaiano); Cotone (Cantagallo e Vaiano); Elzana (Carmignano) e Monteferrato (Prato e Montemurlo). Il divieto prevede poi i fondi chiusi e le aree sottratte alla caccia programmata di villa Vittoria (Carmignano); Cascine di Tavola (Prato); S.Gaudenzio (Vaiano); La Villa (Cantagallo); Butia (Vernio); Casa Le Selve (Prato); Il Poggiolino (Montemurlo) e Gricigliana (Cantagallo). A questi si aggiunge la riserva naturale Acquerino-Cantagallo, il complesso demaniale di Acquerino-Luogomano (Montemurlo) e le zone di protezione piana di Prato, Schignano e Bogaia.