Banca Popolare di Vicenza: l'assemblea delle risposte

In cinquemila col fiato sospeso. Azioni deprezzate: l'incontro decisivo si tiene oggi

Alberto Zonin, ex presidente del Gruppo Banca Popolare di Vicenza

Alberto Zonin, ex presidente del Gruppo Banca Popolare di Vicenza

Prato, 11 aprile 2015 - Quello di oggi dovrebbe essere il giorno delle risposte per i 5217 soci pratesi della Banca Popolare di Vicenza. E' infatti in programma l’assemblea dei soci (inizierà alle 9, con voto previsto per tra la metà e la fine della mattinata) dalla quale gli investitori si aspettano dei chiarimenti in merito ai motivi che hanno portato alla decisione di tagliare il valore delle azioni da 62,5 a 48 euro. Ad attendere notizie ci sono i piccoli risparmiatori pratesi e la fondazione Cassa di Risparmio di Prato. Quest’ultima in particolare ha investito oltre 21 milioni di euro in titoli dell’istituto vicentino e nel giro di poche ore si è ritrovata a perderne oltre 4. In assoluto i soci pratesi rappresentano il 4,5% del totale della Banca Popolare di Vicenza.

Nel frattempo ieri mattina alcuni risparmiatori, preoccupati dalle notizie uscite sulla stampa, sono andati a chiedere chiarimenti nelle varie filiali cittadine. In particolare i soci pratesi vogliono sapere perché il valore è stato decurtato e come potranno recuperare in toto il loro investimento. La risposta data ai clienti generalmente, è stata quella di aspettare l’inizio della prossima settimana per avere un quadro completo della situazione. E la sensazione è che il boom di richieste di informazioni sul taglio del valore delle azioni ci sarà proprio a partire da lunedì, all’indomani dell’assemblea dei soci e del voto.

Per lunedì prossimo alle 16, in una sala della direzione regionale toscana in via degli Alberti, è in programma una riunione fra i vari direttori di filiale e i capi area dell’istituto vicentino. Sarà un incontro pratico, nel quale verranno illustrate le linee guida da seguire con i soci e con i clienti che dovessero chiedere informazioni sul nuovo valore delle azioni e sui piani futuri della banca.

All’interno dell’istituto (intorno al quale continuano anche i rumors su possibili aggregazioni, anche se non ci sono conferme) si stanno muovendo anche le rappresentanze sindacali. Ieri mattina è stato diffuso un comunicato stampa prendendo posizione sulla vicenda. Nella nota unitaria di Cisl, Cgil, Fabi e Dircredito si spiega come la notizia del taglio del valore delle azioni sia stata appresa «improvvisamente e inaspettatamente dai giornali» e che «nessuna istruzione operativa è stata offerta ai colleghi per fare fronte al malcontento di correntisti e azionisti alla riapertura delle filiali».