Barista del circolo picchiata e rapinata

"Mi ha seguito fino a casa". Fermato il bandito

Rosanna Di Laudo nella strada di casa (foto Attalmi)

Rosanna Di Laudo nella strada di casa (foto Attalmi)

Prato, 4 maggio 2016 - "La paura è stata tanta, per fortuna ho avuto la forza di reagire divincolandomi con tutta la forza che avevo dalla stretta di quell’uomo, altrimenti sarebbe andata a finire peggio». E’ ancora sotto shock Rosanna Di Laudo, la banconiera del circolo Arci di Paperino che, nella notte fra lunedì e martedì, è stata aggredita da un malvivente che l’ha picchiata, trascinata a terra e poi rapinata della borsa. Fortunatamente, nel giro di poche ore i carabinieri sono riusciti ad arrestare l’aggressore, uno straniero di origine marocchina. Ma la gravità del fatto resta.

Nel mirino l’area verde di fronte al cimitero di Paperino, in via del Pozzo, vicinissima alle abitazioni, che nonostante il sequestro del febbraio scorso svolto da Arpat e polizia municipale, continua a essere piena di rifiuti e baracche all’interno delle quali vivrebbero in maniera abusiva, secondo i residenti, persone poco raccomandabili.

«Intorno a mezzanotte, come di consueto quando svolgo il turno serale – racconta Rosanna – ho chiuso il bar del circolo e, dopo aver finito di fare le pulizie, sono stata come sempre accompagnata fino a casa da due volontari. Abito in una piccola traversa di via dell’Alloro, a pochi passi dal circolo, non molto illuminata, e i due volontari mi hanno lasciata all’inizio della strada sterrata salutandomi. Fatti pochi passi, arrivata sotto casa, appena rimasta sola, mi sono sentita afferrare alle spalle da uno sconosciuto che ha cercato di portarmi via le borse che avevo con me, una era la mia personale, l’altra conteneva l’incasso della serata». L’uomo, che la donna ha identificato a seguito dell’arresto come colui che l’aveva aggredita, era stato fino alle 23.30 al circolo e quasi sicuramente l’aveva seguita, nascondendosi e aspettando che fosse sola per entrare in azione. «Nonostante il malvivente mi tappasse la bocca con forza – continua la donna - ho opposto resistenza divincolandomi e mettendomi a urlare. Allora, mi ha trascinata per terra, fino ad un angolo buio e qui è riuscito a strapparmi la borsa con gli effetti personali, ma non quella dell’incasso. Nel frattempo i due volontari, che avevano sentito le mie urla, sono tornati indietro ma, sentendoli arrivare, il malvivente è scappato». Sul posto, chiamati dai due volontari, sono giunti immediatamente i carabinieri e l’ambulanza del 118 che ha trasportato la donna al pronto soccorso.

«PER FORTUNA – afferma la donna – ho riportato solo qualche escoriazione e per il momento starò qualche giorno a casa per riprendermi dallo shock. Ringrazio le forze dell’ordine che tempestivamente si sono attivate riuscendo a identificare il bandito grazie al ritrovamento nell’area verde dietro il cimitero di una foto di mia madre che avevo nel portafoglio. Voglio lanciare un appello affinché l’amministrazione comunale provveda a installare un faro in via dell’Alloro, all’angolo della strada che conduce alle corti interne delle abitazioni, in questo modo la zona, essendo illuminata, sarebbe più sicura. Inoltre – precisa – è necessario che siano presi dei provvedimenti urgenti per la massiccia presenza in zona di persone poco raccomandabili. Ormai ai tavolini del circolo non ci sono più italiani ma, solo stranieri quasi sempre ubriachi. Tempo fa, un altro dei banconieri del circolo è stato aggredito e ferito da uno straniero ubriaco al quale si era rifiutato di servire alcolici. Abbiamo paura – conclude – la situazione in paese, come dimostra anche l’alto numero di furti in abitazioni e negozi che si è registrato nell’ultimo periodo, sta degenerando per questo chiediamo che i controlli siano maggiori».