Popolare Vicenza, indagato anche l'ex dg Sorato

Indagini della Procura di Prato: l'ipotesi di concorso in estorsione

Samuele Sorato ex direttore generale della BPVI

Samuele Sorato ex direttore generale della BPVI

Prato 9 febbraio 2016 - Anche Samuele Sorato ex direttore generale di Banca Popolare di Vicenza  figura fra le sedici persone sulle quali la Procura della Repubblica di Prato sta indagando  per concorso in estorsione a proposito della vendita di azioni dell'istituto avvenuta in occasione dell'aumento di capitale che venne completato nel 2014. Il nome di Sorato e di altri quattro dipendenti di Banca Popolare di Vicenza si è aggiunto alla dozzina di funzionari e quadri dell'istituto operanti in Toscana e in particolare a Prato. Su di essi la Procura  indaga da mesi ipotizzando che la vendita di parte delle azioni dell'istituto sia avvenuta previa minaccia di ritiro di affidamenti in essere, con grave pregiudizio per i clienti. In alcuni casi sarebbe stata la stessa banca a finanziare l'acquisto delle azioni da essa emesse.  

Ai nuovi indagati gli inquirenti sono giunti esaminando le e.mail intercorse all'interno dell'istituto dalle quali emergerebbero precise responsabilità. Fra le e.mail riscontrate, alcune riportavano l'esplicito invito "a non lasciare tracce scritte" delle operazioni in questione. In parallelo a quella di Prato per il reato di concorso in estorsione,  la Procura di Vicenza ha aperto un'inchiesta sugli ex vertici della banca fra i quali lo stesso Sorato (dimissionario dal maggio scorso) e l'ex presidente Gianni Zonin (che ha lasciato in autunno) con l'accusa di falso in bilancio. Da oltre  sei mesi Bpvi è guidata da Francesco Iorio in qualità di amministratore delegato e direttore generale mentre la presidenza è stata affidata a Stefano Dolcetta. Dopodomani al Politeama pratese Iorio incontrerà gli azionisti della Toscana e in particolare della città per illustrare le nuove strategie dell'istituto in vista dell'assemblea che stabilirà la trasformazione in spa e il successivo ingresso in borsa.

 

Piero Ceccatelli