Azzannata dai rottweiler. "E' viva per miracolo"

Il racconto dei due vicini di casa che hanno salvato la tredicenne dall'aggressione dei cani

Luca Orbetti e Michele Oreficeprimo

Luca Orbetti e Michele Oreficeprimo

Carmignano, 27 luglio 2016 - "C'era sangue dappertutto, i tre cani erano addosso alla ragazzina che gridava come una forsennata. Non ho mai visto nulla del genere». E’ solo grazie all’intervento di Luca Orbetti, 31 anni, e del cognato Michele Oreficeprimo, 34 anni, entrambi di origine campana e operai nel settore edile, se la tredicenne di Seano è ancora viva. I due vicini di casa non hanno esitato a intervenire per bloccare i cani, mettendo a repentaglio la loro stessa vita. «Non abbiamo avuto il tempo di avere paura – dice Orbetti – Siamo intervenuti senza pensarci, i cani l’avrebbero uccisa». Non vogliono essere chiamati «eroi» anche se hanno dimostrato di avere un coraggio da leoni salvando la bambina. «Abbiamo fatto quello che era necessario – prosegue – , non riesco ancora a capacitarmi di come siamo riusciti a liberarla dalle fauci dei cani». Orbetti e Oreficeprimo vivono in in una villetta bifamiliare di fronte a quella della tredicenne azzannata dai suoi rottweiler mentre era in casa sola con la sorella maggiore in via Saba a Carmignano. «Ero in casa quando ho sentito le grida strazianti provenire dalla villetta di fronte – spiega Orbetti – Ho chiamato mio cognato che abita al piano superiore e ho afferrato la mazza da baseball. Ci siamo precipitati in strada e abbiamo visto la sorella delle tredicenne che chiedeva aiuto. Urlava: ‘la stanno ammazzando’».

Orbetti e il cognato si sono trovati davanti una scena da brividi. «Il sangue era ovunque e i tre cani erano addosso alla bambina – aggiunge – E’ stata una questione di attimi ma siamo riusciti a strappare la bambina dal morso dei cani tirandogli addosso di tutto: la mazza, una sedia, il televisore, i mobili. Sono tre cani da 60 chili l’uno, dei bestioni addosso a una bambina. Quando i rottweiler hanno mollato la presa, ho trascinato la ragazzina fuori dalla casa e abbiamo chiuso a chiave i cani in camera da letto. La bambina era sotto choc, aveva morsi ovunque. Il più profondo alla testa, le avevano strappato i capelli e si intravedeva il cranio. L’abbiamo fatta parlare per non farle perdere i sensi. Quando è arrivata la madre e l’ha vista in quello stato è svenuta». Orbetti vive da un anno in una strada vicino a via Saba. «I cani li avevo visti altre volte – dice – Abbaiavano spesso ma come fanno tutti i cani. Sembravano tranquilli, non avevano mai avuto reazioni violente. Non so cosa sia successo. La sorella ci ha raccontato che la tredicenne stava giocando sul divano del salotto quando i cani le si sono rivoltati contro. Pare che ci sia stato l’effetto ‘branco’».

Orbetti e Oreficeprimo sono i due eroi della giornata tanto che il sindaco starebbe pensando a un riconoscimento ufficiale. «Non vogliamo nessun riconsocimento in piazza – hanno concluso – Abbiamo fatto il nostro dovere. Se proprio il sindaco vuole può venire a prendere un caffè da noi. Una stretta di mano è più che sufficiente».