Bpvi e le azioni crollate: "Vicini a imprese e famiglie. Gli azionisti? Potranno vendere"

Samuele Sorato, consigliere delegato e direttore generale della Popolare di Vicenza: "Asta mensile per cedere i titoli"

Samuele Sorato

Samuele Sorato

Prato, 25 aprile 2015 - Samuele Sorato, consigliere delegato e direttore generale di Banca Popolare di Vicenza illustra in questa intervista esclusiva a La Nazione di Prato le strategie dell’istitito di credito che l’8 aprile scorso annunciò il piano (poi approvato dall’assemblea dei soci) di abbattere del 23% il valore delle proprie azioni, passate da 62,5 a 48 euro ciascuna. Con disagi per risprmioatori e imprese.

Cominciamo da queste ultime: come si comporterà la banca con le aziende che dovessero andare in rosso a causa della svalutazione dei vostri titoli? «Continueremo ad essere al fianco delle imprese di piccole e medie dimensioni che anche in Toscana rappresentano il vero tessuto produttivo. Non ci siamo mai tirati indietro come dimostrano i finanziamenti al territorio, comprese le famiglie: dal 2011 al 2014 i nostri impieghi nella regione ammontano complessivamente a 1,5 miliardi di euro».

Numerosi clienti lamentano di essere stati “costretti” ad acquistare azioni per ottenere mutui e servizi. Altri di essersi ritrovati azionisti convinti di acquistare solo obbligazioni. È mancata chiarezza nella fase precontrattuale? «La nostra banca ha sempre operato con correttezza e professionalità: tutte le informazioni su aumenti di capitale ed emissioni di prestiti obbligazionari sono chiaramente riportate nei prospetti informativi approvati dalle Autorità di vigilanza. Ricordo che, come tutte le banche popolari e cooperative, abbiamo scopi mutualistici che si esprimono attraverso specifiche offerte di prodotti e servizi finanziari ed una serie di agevolazioni dedicate ai nostri soci».

Quale comportamento conviene osservare, ora, ai piccoli azionisti? «Stiamo lavorando con determinazione per conseguire quanto prima i target di redditività indicati nel nuovo piano industriale, ed i risultati per ora ci stanno dando ragione, vedasi il positivo andamento del 1° trimestre. Per chi avesse necessità di smobilizzare il proprio investimento in azioni della Bpvi sarà disponibile a breve la nuova piattaforma di scambio gestita dall’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane».

Quali sono le caratteristiche della piattaforma? «La normativa emanata a inizio 2014 dal legislatore sovranazionale ha reso di fatto impossibile l’utilizzo del “Fondo acquisto azioni proprie”. Per venire incontro alle richieste di vendita abbiamo predisposto un nuovo sistema già adottato da altri istituti: la banca raccoglierà gli ordini di acquisto e di vendita dalla clientela e li trasmetterà all’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, che eseguirà gli ordini per conto terzi con un’asta mensile».

Gli amministratori eletti dall’assemblea dell’11 aprile riceveranno un terzo dello stipendio in azioni. Il primo primo passo per la piattaforma? «Gli amministratori hanno manifestato disponibilità. Modalità e tempi verranno poi definiti, coerentemente con le normative».

I sindacati contestano che i dipendenti sarebbero stati oggetto da parte dei responsabili di “pressioni esasperate e comportamenti offensivi e non etici“ finalizzati al collocamento di azioni. «Le attività commerciali sono impostate con costante attenzione nei confronti dei collaboratori che operano in rete e nel rispetto delle normative e degli accordi sindacali. Abbiamo attivato un gruppo di lavoro paritetico che analizza periodicamente il tema delle attività commerciali».

E reclamano la definizione del premio aziendale. «Premesso che il premio non può che essere legato ad un andamento positivo dell’azienda, visti gli incoraggianti risultati del primo trimestre riteniamo si possa avviare un confronto costruttivo».

In città si fa notare come il prezzo della svalutazione sia stato pagato soprattutto da Prato: le azioni Bpvi qui sono state collocate dal 2011 a circa 60 euro. I vicentini le hanno acquistate dal 2000 a 40 e incassato i dividendi. «A prescindere dalla specifica situazione di Prato, chiunque abbia sottoscritto gli aumenti di capitale negli ultimi due anni, nonostante la riduzione dell’azione a 48 euro, preserva il proprio investimento e in alcuni casi il controvalore è superiore all’importo originariamente investito. Chi ha partecipato agli ultimi aumenti di capitale potrà ottenere un premio fedeltà rappresentato da azioni gratuite, in caso di mantenimento per un periodo prefissato dello stock di azioni acquistato. Al contempo, era stata data anche la possibilità di investire in prestiti obbligazionari riservati a chi aveva sottoscritto degli aumenti di capitale. E chi era già socio ha potuto beneficiare di agevolazioni su prodotti e servizi dedicati ai soci».

Come valuta i rapporti con la Fondazione Cassa? «Collaborativi e trasparenti, dai tempi della partecipazione detenuta nella Cariprato, di cui Bpvi ha raccolto storia e tradizione».

Bpvi continuerà a sponsorizzare realtà culturali, sociali e sportive del territorio pratese così come avviene in Veneto? «Confermo il nostro massimo impegno, come peraltro fatto anche negli ultimi anni. Dal 2011, cioè da quando abbiamo incorporato Cariprato, Bpvi ha erogato in Toscana circa 1,4 milioni di euro per iniziative culturali, sportive, sponsorizzazioni e beneficenza».

Lei ha recentemente assunto anche l’incarico di consigliere delegato. Come cambierà il suo ruolo? «Non posso che confermare il massimo impegno nel conseguire gli obiettivi delineati dal Piano Industriale. Nei prossimi mesi mi concentrerò coadiuvando il cda nelle decisioni che assumerà e con il supporto del top management e di tutti i dipendenti, nel completare il percorso di trasformazione avviato ancor prima che il contesto normativo mutasse».

La trasformazione in spa sarà completata a ottobre come da previsioni annunciate? «Il decreto legge dispone la trasformazione entro 18 mesi dall’entrata in vigore delle disposizioni di attuazione, che saranno emanate probabilmente entro maggio da Banca d’Italia. Dopo, valuteremo con precisione i tempi».

Realizzata la spa, punterete alla Borsa? «Valuteremo con la massima attenzione. Nell’interesse dei soci e del nostro Istituto».

Piero Ceccatelli