Arrestati tre spacciatori, due sono ventenni pratesi

Durante i controlli di polizia di Stato e municipale al Serraglio. Un nigeriano bloccato mentre sta per ingerire una pallina di eroina

La droga e i soldi sequestrati agli spacciatori

La droga e i soldi sequestrati agli spacciatori

Prato, 16 febbraio 2016 - Ancora pugno duro contro lo spaccio nella zona del Serraglio. Anche venerdì scorso la polizia ha messo a segno tre arresti grazie ai controlli a tappeto del territorio: senza respiro per gli spacciatori e per gli assuntori, pendolari della droga. Le prime manette sono scattate durante uno dei servizi straordinari che ha visto in strada quattro equipaggi della polizia di Stato e due della municipale. Durante il loro passaggio, infatti, in via Sant’Antonio, gli agenti hanno avuto la segnalazione da parte di un cittadino che poco prima era stato avvicinato da uno spacciatore. L’uomo, un nigeriano, gli avrebbe offerto della cocaina. Così il cittadino, in pieno spirito di collaborazione con le forze dell’ordine, ha avvertito poliziotti ed operatori della municipale. E’ bastato poco agli operatori per individuare il pusher: hanno osservato le sue mosse per una ventina di minuti e hanno constatato che effettivamente stava offrendo droga a quanti si trovavano a passare di lì. Fermato, gli agenti hanno chiesto al nigeriano di aprire la bocca per vedere se nascondesse la droga. Troppo tardi per il giovane che non ha avuto il tempo di inghiottirla. La «pallina» è caduta per terra e per lui sono scattate le manette. E’ risultato, inoltre, che il nigeriano non era in regola con i documenti.

A finire nei guai poi sono stati due ragazzi italiani di 23 e 24 anni, residenti a Prato, arrestati da un equipaggio del reparto di prevenzione crimine Toscana perché trovati in possesso di 18 grammi di marijuana, una somma di banconote pari a 4.375 euro. I due sono stati traditi dal forte odore di marijuana che usciva dalla loro macchina (con quattro occupanti), che la polizia ha fermato in viale Galilei. Dalla perquisizione nelle loro case sono saltati fuori altre 56 grammi di «marija» e altri 5.800 euro, oltre ad un grammo di chetamina e materiale per confezionamento delle dosi.