Le grandi catene sbarcano in città. Patatine, Angel e il nuovo Maury’s

"Original Belgium chips" apre in centro. Ma c’è chi protesta

Patatine fritte (foto d'archivio)

Patatine fritte (foto d'archivio)

Prato, 27 maggio 2016 - Le patatine fritte, calde e croccanti, avranno un proprio punto vendita specializzato in centro storico, tra San Francesco e piazza del Comune, che aprirà tra pochi giorni. «Belgium original chips» sta per sbarcare in via Ricasoli al posto del negozio di scarpe «Giusfredi calzature» di Lucca, chiuso per ‘crisi’ all’inizio dell’anno e trasferitosi a Montecatini. Il fondo, di proprietà di un famiglia non residente a Prato, è lo stesso ma dovrà essere riadattato per diventare una friggitoria belga. Sì, «belgian». Infatti, forse tutti non sanno che esiste una disputa centenaria su chi ha inventato per primo, le frites, tra Francia o Belgio.

Questo street food mondiale, conta oltre 5.000 chioschi nei Paesi Bassi, ma ovviamente i francesi non hanno dubbi. La patatina tagliata a bastoncino sarebbe stata inventata sul Pont Neuf di Parigi all’indomani della rivoluzione del 1789, ma i belgi raccontano un’altra storia – i pescatori di Namur le avrebbero inventate un secolo prima – e parlano della doppia cottura che porta colore e croccantezza.

La vetrina di «Belgium original chips» dal 10 giugno, servirà patate fritte nel cartoccio con salse varie e saranno i pratesi a giudicarle, anche se i commercianti di via Ricasoli sono preoccupati per i fumi della friggitoria e per la quantità di avventori attirati dai prezzi dello spuntino low-cost. «Mi arrabbierei molto – dice un negoziante – se ottenessero il permesso di mettere tavolini nella strada. Le regole devono valare per tutti». Comunque a Prato è tempo di grandi catene. Se H&M e Zara continuano a non ritenere sia il momento giusto per alzare saracinesche in centro storico; in via Targetti, angolo via Mozza sul Gorone, la notizia non riguarda una nuova apertura commerciale, ma piuttosto un atteso ritorno, Maury’s. Ieri mattina, tra palloncini gialli che volavano via e cartelloni di benvenuto, i clienti erano in coda prima delle 9.

In via Roma invece, è approdata la catena di casalinghi e abbigliamento «made in China» nello storico fondo che ha ospitato prima la concessionaria Checcacci e poi per decenni il negozio Cosci. Si chiama «Angel Mercatone» e in Emilia Romagna conta già sette punti vendita. Per l’ottavo il proprietario ha scelto Prato puntando sull’immobile chiuso da tempo in via Roma, che è a ridosso del centro e ha un parcheggio interno.