Ancora bufera sulle mense delle elementari: pollo crudo nei piatti dei bambini

L'azienda: "Solo una ventina di porzioni meno cotte su 300. Invitiamo i genitori a venirci a trovare al centro cottura"

Bambini alla mensa (Immagine d'archivio)

Bambini alla mensa (Immagine d'archivio)

Prato, 14 novembre 2014 - Nuova bufera sulle mense scolastiche. Questa volta i problemi riguardano la primaria «Ammannati» di Tobbiana dove mercoledì mattina sono state servite cosce di pollo non cotte. Durante la consegna dei pasti che vengono prodotti dalla «RistorArt» sono arrivate alcune porzioni di pollo in parte crude all’interno. In particolare si trattava di secondi piatti destinati ai bambini della primaria e le porzioni finite sotto accusa sono state quelle destinate a due classi dell’istituto. Il problema è che la carne all’interno della coscia del pollo non era cotta e così la scuola, quando si è accorta del problema, ha bloccato la distribuzione e avvertito gli ispettori del Comune che sono subito intervenuti.

La segnalazione arriva da alcuni genitori che adesso chiedono «maggiore attenzione sui pasti destinati ai propri figli». La vicenda inoltre arriva a pochi giorni dalla vicenda delle larve trovate nella pasta in brodo in tre scuole pratesi «Don Milani», «Mascagni» e appunto «Ammannati», una vicenda che ha mandato su tutte le furie i genitori dei bambini che hanno avviato raccolte firme e chiesto chiarimenti all’amministrazione comunale che ha ricevuto alcune famiglie. «Com’è possibile che pochi giorni dopo un fatto grave come quello delle larve si verifichi nuovamente un problema del genere?- interviene Maurizio, padre di una bambina che frequenta la primaria di Tobbiana - E’ un servizio destinato alle scuole e per questo l’attenzione deve essere massima, non si possono tollerare errori o distrazioni. Adesso è troppo. Mi pare un fatto grave che il cibo dei nostri figli abbia ancora problemi...».

Dalla scuola confermano che mercoledì mattina alcune porzioni di pollo non sono state servite ai bambini perchè i responsabili della mensa hanno ritenuto meglio ritirare i pasti: «Abbiamo visto che la carne all’interno delle cosce del pollo presentava un colore rosa - spiega la responsabile della mensa della scuola Ammannati - Alla vista sembrava non cotta bene e così non l’abbiamo servita ai bambini. Abbiamo immediatamente avvertito gli ispettori del Comune ai quali abbiamo consegnato le porzioni di carne che non sono state date ai bambini». Intanto l'azienda si difende: «Invitiamo i genitori a venire a sorpresa a trovarci al centro cottura di Agliana dove saranno i benvenuti. Così potranno vedere di persona quanta attenzione e professionalità mettiamo nella preparazione dei pasti dei loro figli». A parlare è Nicola Capogreco (foto in alto), legale rappresentate della «RistorArt» l’azienda che si occupa della fornitura dei pasti per le mense di gran parte delle scuole pratesi.

In totale circa 7mila pasti al giorno destinati agli studenti di Prato: «Siamo stati informati delle porzioni di pollo poco cotte - spiega Capogreco - Il problema va circoscritto, su circa 300 porzioni una ventina di pasti erano meno cotti. E’ un dato fisiologico che può succedere. Noi vogliamo rassicurare le famiglie che la nostra attenzione è massima sia per la qualità dei cibi sia sulle procedute di preparazione». La «RistorArt» lavora sul territorio pratese da circa 20 anni servendo le mense scolastiche della città e conta 250 dipendenti in tutta Italia, di cui circa una sessantina impiegati nel centro cottura di Agliana: «Non abbiamo mai avuto problemi è la nostra storia che parla - continua il rappresentante - Anche il fatto che in questi giorni non ci sono stati cali di richieste di pasti è un dato importante. L’episodio delle larve è sicuramente spiacevole. Ci rassicura che, secondo anche quanto riportato dall’assessore Ciambellotti, i controlli hanno confermato che si trattava di parassiti della pasta. Un fatto importante che esclude una nostra responsabilità diretta di tipo igenico sanitaria».