Ampliamento di Peretola, comitati contro il sindaco Biffoni

"All'origine dei malumori il ricorso al tar contro l'approvazione della variante al Pit che il primo cittadino non ha presentato"

Aereo (Reuters)

Aereo (Reuters)

Prato, 31 ottobre 2014 - I ricorsi al Tar si fanno se le condizioni sussistono. E nel caso della nuova pista parallela convergente di Peretola mi sembra che i dati siano sotto gli occhi di tutti. Ci sentiamo presi in giro”. Il cambio di rotta appena accennato dal sindaco Matteo Biffoni e da altri componenti del fronte Pd non è affatto andato a genio ai comitati, da sempre contrari all’ampliamento di Peretola. Il motivo del contendere è il ricorso al Tar contro l’approvazione della variante al Pit, sostenuto a gran voce dai cittadini e, almeno in un primo momento, condiviso anche da Biffoni, che però proprio recentemente ha fatto emergere qualche perplessità sulle reali volontà di giocarsi anche questa carta per fermare la costruzione della nuova pista parallela.

Un tentennamento che ha mandato su tutte le furie i comitati, ai quali il primo cittadino, non più tardi di martedì scorso, avrebbe promesso l’esatto contrario. “Non si capisce di cosa il sindaco dovrebbe avere paura facendo ricorso al Tar – commenta Gianfranco Ciulli durante l’ultima riunione pubblica del coordinamento comitati per la salute della piana – Nelle ultime settimane sembra aver cambiato idea, anche se a noi ha sempre detto il contrario. Vogliamo capire come stanno le cose e se l’amministrazione comunale ha intenzione o no di affiancare un ricorso a quello che noi comunque presenteremo al Tar”.

Ad aumentare i timori, non solo dei comitati, ma anche di buona parte dell’opposizione (che in parte era presente anche alla serata informativa alla Croce d’Oro), ci sono i continui rimandi nella convocazione del prossimo consiglio comunale, che dovrebbe, fra le altre cose, esprimersi anche sul famigerato ricorso al Tar: “Se ci sono giochi politici più alti e potenti dietro, chi ne è interessato abbia almeno il coraggio di dire chiaramente ai cittadini che il ricorso al Tar non si farà, invece di tenere calmi gli animi e tirare la questione per le lunghe – concludono i comitati – Se così fosse ne prenderemmo atto, e sapremmo una volta per tutte di essere soli a combattere questa battaglia per il bene di Prato”.