Abusivi tornano nell'immobile andato a fuoco: allontanati

Dormivano nelle stanze di via Luti ancora annerite dal fumo

L'incendio in via Luti (foto Attalmi)

L'incendio in via Luti (foto Attalmi)

Prato, 7 aprile 2016 - Tre cittadini marocchini sono stati trovati alle 9 della mattina di oggi dalla polizia municipale nell'immobile di via Raffaello Luti dove la notte del 25 marzo scorso era scoppiato un incendio e due cittadini, sempre di nazionalità marocchina, erano stati salvati dalle fiamme da un passante.

Il sopralluogo, concordato con un rappresentante della società proprietaria dell’immobile e con dei tecnici dell’Enel per la messa in sicurezza del relativo impianto, che presentava allacciamenti abusivi, ha portato a un secondo sgombero di occupanti abusivi, dopo quello attuato sempre dalla Municipale a febbraio, quando era stato trovato e allontanato un ulteriore marocchino.

I tre dormivano in un vano del primo piano, ancora annerito dalle fiamme, in condizioni igieniche precarie, su tre giacigli improvvisati, sotto i quali erano nascosti coltelli da cucina, acquisiti poi dagli agenti intervenuti. Solo uno di loro, un trentaseienne, ha il permesso di soggiorno e risulta regolare. Pertanto, dopo la redazione degli atti dovuti, è stato allontanato dall’immobile.

Gli altri due giovani magrebini, invece, un diciottenne e un sedicenne, erano senza documenti. Sono stati quindi fotosegnalati alla Questura di Prato, risultano irregolari e sono tuttora sottoposti a misure cautelari per precedenti reati contro il patrimonio.

Inoltre, uno dei due giovani è stato trovato in possesso di una modica quantità di sostanze stupefacenti: la droga è stata sequestrata e il soggetto è stato sanzionato, segnalato al Prefetto come assuntore e denunciato all’autorità giudiziaria per false dichiarazioni alla Polizia Giudiziaria. Infatti, al momento del fermo, ha dichiarato di essere minorenne mentre, da successivi accertamenti, è emerso che già altre forze dell’ordine, insospettite sulla veridicità dell’età dichiarata, lo avevano sottoposto ad esame radiologico all’ospedale Santo Stefano, da cui era emerso aver raggiunto invece la maggiore età.