25 aprile, Rossi a Prato: "Ispirarsi alla Resistenza per trovare forza nel presente"

Il governatore uscente della Toscana nella città del tessile per le celebrazioni del 70° della Liberazione. "Non dobbiamo farci ricattare dalla paura e da chi la agita" / LE CELEBRAZIONI A PRATO-FOTO

Enrico Rossi a Prato per il 25 aprile (Attalmi)

Enrico Rossi a Prato per il 25 aprile (Attalmi)

Prato, 25 aprile 2015 - «Al fascismo di oggi alziamo gli argini dell'idealità. Ispirarsi al periodo della Resistenza e della Liberazione può e deve essere il nostro modo per trovare forza nel presente. Non dobbiamo farci ricattare dalla paura e da chi la agita. La paura non ci deve far perdere umanità rispetto a quello che accade. Accogliere chi fugge dalla miseria e dalla guerra oggi è questa la Resistenza». Lo ha detto Enrico Rossi, presidente uscente della Toscana e candidato alla rielezione, nel corso delle celebrazioni ufficiali del 70esimo anniversario della Liberazione a Prato. «A chi ha voluto in questi anni - ha aggiunto il presidente della Toscana - denigrare la Resistenza, mettere sullo stesso piano oppressi e oppressori, dobbiamo rispondere che non abbiamo bisogno di memorie bipartisan».

«Chi voleva denigrare - ha affermato Rossi - ha anche detto che la Resistenza era un fatto di pochi. E invece no. È stato un popolo intero che ha fondato la Repubblica, ci ha dato la Costituzione e ci ha regalato lo splendido articolo 1». «Oggi - ha detto ancora - dobbiamo chiedere alla comunità internazionale di fare qualcosa di più rispetto a quello a cui assistiamo e che Papa Francesco ha definito la terza guerra mondiale. Non vorrei che qualcuno un giorno ci ricordasse che di fronte alle immagini siamo rimasti indifferenti. C'è bisogno di un sussulto della politica nel mondo occidentale e della consapevolezza che una tragedia può impattare su di noi. E non se ne esce con formule magiche di odio».