{{IMG_SX}}Prato, 8 settembre 2009 - In nome della tradizione e dell’identità della città, eccolo l’8 settembre, appuntamento religioso e storico capace da sempre di muovere grandissime folle e culminante nell’Ostensione del Sacro Cingolo. Un appuntamento che quest’anno si è ulteriormente arricchito e che è stato preceduto ieri sera dall’atteso concerto della Camerata Strumentale in piazza Duomo.

Le celebrazioni religiose iniziano con le messe delle 7,30 e 8,30. Poi l’arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio per le comunicazioni sociali, presiederà il solenne pontificale del mattino, in duomo alle 10,30 (e officerà nella serata l’Ostensione del Sacro Cingolo al termine del Corteggio storico): invitato dal vescovo Simoni, al quale è legato da antica amicizia, monsignor Celli rinnoverà l’antica tradizione di invitare per la «Madonna della Fiera» un vescovo «forestiero» per la ricorrenza più cara ai pratesi, il «compleanno» della Madonna.

L’8 settembre è la ricorrenza che costituisce l’occasione per venerare la reliquia entrando nella Cappella dove è conservata nella teca realizzata lo scorso anno da Giampaolo Babetto. La prima messa è alle 7,30, poi alle 8,30; alle 10,30 il solenne pontificale presieduto da monsignor Claudio Maria Celli e concelebrato dal vescovo e il clero diocesano. Nel corso della celebrazioni saranno benedetti i vessilli della Societas Populi Terrae Prati, cui toccherà il compito, a sera, di aprire il Corteggio. Saranno, inoltre, offerti i ceri alla cappella della Cintola da parte della città.

Al termine della messa, ci sarà una speciale Ostensione del Sacro Cingolo particolarmente pensata per i malati presenti in Cattedrale. Alle 17, il rosario e i vespri solenni, alla presenza del Capitolo di Santo Stefano. E alle 18 la Messa. Tredici anni fa, il Papa Giovanni Paolo II, in occasione del VI centenario della Traslazione del Sacro Cingolo, concesse il titolo di basilica alla cattedrale di Santo Stefano per la presenza della insigne reliquia. Collegata a questo titolo è l’indulgenza plenaria (ovvero la remissione, dopo la necessaria confessione, di tutte le pene legate ai peccati) nella giornata di oggi. I fedeli possono ottenerla alle solite condizioni: confessione sacramentale, Comunione eucaristica, visita al Duomo, preghiera per il Sommo Pontefice.


Ma l’8 settembre è anche tradizione cittadina di grande impatto emotivo e spettacolare. E tutto lascia intuire che sarà una festa super con spettacoli, sfilate, sbandieratori e perfino fuochi d’artificio. Alle 17.30 in piazza del Comune si terrà uno spettacolo di animazione teatrale con i giocolieri e i trampolieri della compagnia Oplas Teatro di Perugia, reduci da grandi successi riscossi nella tournée che ha toccato i quattro angoli dell’Europa. Si tratta di uno spettacolo di impianto medievale e quindi perfettamente in tema con l’occasione. Gli artisti della compagnia sfileranno anche nel corteggio storico della sera. Inoltre durante il pomeriggio potranno essere ammirate in altre piazze del centro storico le esibizioni di gruppi di sbandieratori e musicisti arrivati in città per il corteggio della sera.

Il corteggio inizierà alle 20,30. Tv Prato offre il maxischermo ai pratesi e ai tanti turisti che affolleranno il centro in modo da far vedere vedere a tutti i particolari della suggestiva sfilata e l’Ostensione del Sacro Cingolo che in gran parte si svolge all’interno della Cappella in cattedrale. Sul maxischermo scorreranno le immagini della diretta televisiva, condotta dal direttore Gianni Rossi e da Giancarlo Gisonni con ospiti in studio, con i quali l’emittente seguirà l’intera manifestazione, a partire dalle 21. Al termine del corteggio, intorno alle 23,30, il momento più atteso: monsignor Celli, accompagnato dal vescovo Simoni, alla presensza del sindaco Cenni mostrerà per tre volte la reliquia ai fedeli. La benedizione scenderà ancora una volta su tutta la città di Prato.
Dulcis in fundo, alle 23.30 circa, i cittadini potranno assistere ai giochi pirotecnici sul Bisenzio, lungo il viale Galilei.

Un regalo alla città, in occasione della «sua» festa, arriva anche quest’anno da Cariprato con la consueta apertura straordinaria al pubblico della Galleria di Palazzo degli Alberti: un’occasione imperdibile per ammirare capolavori di Filippo Lippi, Giovanni Bellini e Caravaggio e una compiuta collezione di dipinti dei principali artisti del ’600 toscano e una serie di marmi di Lorenzo Bartolini. Le opere potranno essere ammirate dalle 10 alle 22, senza necessità di prenotazione, nella Galleria allestita nell’antico Palazzo gentilizio che, fondato nel secolo XIII, è sede della banca dal 1870.