Prato, 28 febbraio 2009 - 'Prato non deve chiudere', questa la scritta che spicca sullo striscione lungo 1 chilometro e sorretto da 2000 persone, per la manifestazione indetta oggi nella città toscana la manifestazione contro la crisi e a difesa del comparto tessile. In testa al corteo i gonfaloni dei Comuni del distretto pratese, insieme a quelli di altre città del tessile, come Biella, Carpi e Pistoia, intervenuti per solidarietà. In piazza insieme, per la prima volta, imprenditori e operai, studenti, rappresentanti delle istituzioni, dei sindacati e delle associazioni di categoria.

 

Circa 5.000, secondo organizzatori e questura, al momento le persone che stanno prendendo parte al corteo dove sono presenti anche una delegazione del Comune di Marchin, in Belgio e di quello francese di Senones, entrambi gemellati con Vernio, in provincia di Prato. In testa allo striscione, lungo il quale è ripetuta più volte la scritta 'Prato non deve chiudere', gli studenti del Buzzi, istituto tecnico pratese ad indirizzo tessile, e dalle 'Pagliette', movimento goliardico degli studenti. Prima dell'inzio del corteo il presidente della Provincia di Prato Massimo Logli, il sindaco Marco Romagnoli e il presidente dell'industriali pratesi Riccardo Marini hanno espresso soddisfazione per la grande partecipazione.