Potenza, 30 agosto 2015 - A Potenza sono arrivati gli artificieri dei Carabinieri per i rilievi in contrada Dragonara, dove ieri sera l'esplosione di almeno un fucile di scena utilizzato per una rievocazione storica del brigantaggio ha provocato la morte di due figuranti e il ferimento di altre cinque persone. Uno dei feriti, un 30enne, ha subito l'amputazione dell'avambraccio sinistro: partecipava come figurante alla rievocazione.
Gli specialisti dell'Arma hanno messo in sicurezza i tre fucili rimasti a terra: uno è stato semidistrutto dall'esplosione, gli altri due sono danneggiati. Altri tre fucili in dotazione al plotone di esecuzione che, nella finzione scenica, stava per fucilare un brigante, sono di legno e privi di qualsiasi meccanismo di sparo. Sul posto è arrivato anche il pubblico ministero che coordina le indagini della Squadra mobile, Valentina Santoro.
Sarà rimossa anche la salma di Agostino Carullo, il figurante morto all'istante (l'altro è morto in ospedale, in sala operatoria). Gli agenti della Polizia hanno compiuto numerosi rilievi, che saranno utili a partire da stamattina per ricostruire la dinamica del fatto.
L'uomo al quale è stato amputato l'avambraccio era stato colpito da numerose schegge che gli avevano ferito il braccio dopo aver trapassato la manica della divisa: ora è in chirurgia d'urgenza, nell'ospedale "San Carlo" di Potenza, con una prognosi di 30 giorni.
Ha trascorso la notte in rianimazione, invece, il bambino di cinque anni ferito dallo scoppio: una scheggia di ferro lo ha ferito a un polmone, al diaframma e al fegato. È stato operato appena arrivato in ospedale e ora è in rianimazione: la prognosi per lui è riservata.
Una donna di 37 anni ha invece riportato una frattura al braccio destro: guarirà in un mese. Altre due persone - si è saputo dall'Azienda ospedaliera potentina - sono state medicate per escoriazioni di poco conto e sono state dimesse già nella tarda serata di ieri.
Il sindaco di Potenza, Dario De Luca, si è recato nell'ospedale della città per visitare i feriti dello scoppio del fucile di scena. De Luca ha parlato con i due feriti ricoverati in traumatologia, con i loro parenti e con i medici. Poi, avvicinato dai giornalisti, ha annunciato che a Potenza quella dei funerali delle due vittime sarà una giornata di lutto cittadino.
LA TRAGEDIA - Tragedia in scena a Potenza, dove un uomo, che partecipava come figurante a una rievocazione sul brigantaggio, in Contrada Dragonara, è morto quando è esploso il fucile di scena che stava utilizzando. Un altro attore che gli stava accanto e aveva riportato gravi ferite nell'esplosione, è morto in ospedale. Altre cinque persone, tra le quali un bambino, sono rimaste ferite, due delle quali in modo grave.
La rappresentazione era cominciata da circa un'ora quando è stata allestita la scena della fucilazione di un brigante: sei figuranti in abiti militari stavano per eseguire la sentenza di morte quando uno o forse due dei fucili di scena sono esplosi. Uno dei 'soldati', Agostino Carullo, 55 anni, è morto all'istante, raggiunto alla testa da grosse schegge. Vicino a lui si trovava Donato Gianfredi, 56 anni: ha riportato ferite gravissime ed è morto poco dopo l'ingresso nella sala operatoria dell'ospedale San Carlo di Potenza. In ospedale sono stati trasportati altri cinque feriti: due in codice rosso tra in quali un bambino di cinque anni. Gli altri tre feriti sono giunti in codice verde: le loro condizioni non sono gravi. Molte altre persone sono state colpite da schegge ma hanno riportato lesioni non gravi.