Domenica 28 Aprile 2024

Pedopornografia online: 32 denunce tra Toscana e Umbria nel 2014

I bilanci delle attività svolte dalla polizia postale

Polizia postale (Archivio)

Polizia postale (Archivio)

Firenze, 10 gennaio 2015 - E' tempo di bilanci per la polizia postale. Sia il compartimento di polizia postale e delle comunicazione per la Toscana sia quello per l'Umbria tracciano quanto svolto nel 2014. Tra i reati principali di cui si occupa la divisione c'è quello della pedopornografia.

IN TOSCANA nel corso dell'anno sono stati 12 i casi trattati poi sfociati in 18 denunce e tre arresti. Nel dettaglio, l'attività di contrasto alla pedopornografia online si è concretizzata ponendo al vaglio tutte le segnalazioni ricevute dall'ufficio. Particolare attenzione è stata data ai social network, ambito in cui vengono perpetrati la maggior parte degli adescamenti di minori. Fondamentale da questo punto di vista l'uso del software client 'Gigatribe'. Grazie a questo software è stato infatti possibile individuare due utenti di un sistema di file sharing che avevano condiviso materiale pedopornografico. I soggetti sono stati perquisiti e arrestati.  

Nel 2014 sono inoltre aumentate le denunce degli utenti che si sono visti 'sottrarre' le proprie caselle di posta elettronica o i vari profili attivati sui social network. Particolarmente efficaci si sono rivelati i contatti tenuti con i gestori delle società che forniscono connessione alla rete internet e, soprattutto, con Facebook, la cui collaborazione ha consentito di risolvere più volte casi delicati e urgenti riguardanti minori.

Tra i reati trattati: 243 casi di crimini informatici (31 denunciati; cinque spazi virtuali monitorati); diffamazioni on line, ingiurie tramite e-mail e social network tipo Facebook, minacce su social network, ingiurie telefoniche (11 denunciati a vario titolo); truffe sulla telefonia o via Internet (267 denunce ricevute, 2 arrestati e 31 denunciati).

La squadra monetica della Polposta ha inoltre ricevuto 206 denunce e monitorato 13 spazi virtuali: 61 i denunciati. Controlli anche in 285 uffici postali per l'attività postale tradizionale con 25 denunce ricevute e tre persone deferite all'autorità giudiziaria. 

IN UMBRIA si registra un "sensibile aumento" nelle denunce ricevute dalla polizia postale per adescamento online di minori, il cosiddetto grooming. 20 sono quelle arrivate nel 2014. Tre gli indagati in questo ambito. Due i casi di cyberbullismo trattati dalla polposta. Intensa è stata l'attività di monitoraggio dei siti che diffondono materiale pedopornografico che dopo essere stati individuati vengono inseriti nella 'Black list'.

Nel corso del 2014 gli agenti hanno anche rilevato un 'considerevole incremento' delle frodi informatiche realizzate attraverso l'accesso abusivo a caselle di posta elettronica corporate di aziende finalizzato ad acquisire il pieno controllo e la lista dei contatti. Grazie alla collaborazione con Poste italiane e istituti di credito la polposta è riuscita a bloccare gran parte delle transazioni sospette con recupero di una 'elevatissima' percentuale di somme sottratte. Complessivamente sono state ricevute oltre 450 denunce, con sei arresti e 23 indagati a piede libero.

La polposta si è poi occupata di sette denunce relative ad attacchi informatici a siti istituzionali e intrusioni o accessi abusivi a sistemi informatici relativi ad enti pubblici. Cinque gli accertamenti svolti in merito ad atti discriminatori presenti sul web. Si è trattato per lo più di segnalazioni di link afferenti messaggi, video e foto discriminatori nei confronti delle minoranze, postati soprattutto sui social network. Al compartimento umbro della polizia postale sono state poi presentate 347 denunce per truffe commesse in rete che hanno portato a 71 indagati e al sequestro di 12 spazi virtuali.