Il Barbiere di Siviglia si "veste" di rifiuti e trionfa

Scene e costumi per la messa in scena dell'opera a Peccioli sono state realizzate con il progetto Scart di Waste Recycling

Scenografo di Officina Scart

Scenografo di Officina Scart

Peccioli, 23 luglio 2016- Ancora un triondo per i "rifiuti d'autore" made in Santa Croce: sono satti protagonisti di un Barbiere di Siviglia davvero originale che è andato in scena ieri sera a Peccioli. Scenografie e costumi realizzati interamente con materiale di recupero. Nessuno spreco, tanta creatività e la volontà di dimostrare che con i rifiuti si può fare quasi tutto! Cravatte di infiniti colori, tessuti di recupero, tappi di bottiglia, e infiniti scarti di lavorazione in plastica e metallo, bottoni di tutte le fattezze hanno dato vita alle scenografie e ai costumi.

Officina SCART è il laboratorio di riciclo creativo allestito presso la Waste Recycling del Gruppo HERAmbiente che si occupa di trattamento e smaltimento rifiuti industriali. Un progetto ecologico che dallo scorso settembre è entrato a pieno titolo anche nella formazione universitaria. Waste Recycling ha stretto una convenzione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze e il Comune di Santa Croce sull’Arno e in ragione di questo accordo periodicamente gli studenti seguono seguono nell'Officina SCART lezioni, workshop e altre iniziative nel campo dell'utilizzazione artistica dei rifiuti industriali. Responsabile e referente del progetto per l'Accademia è la professoressa e artista Angela Nocentini che per questa edizione del Barbiere di Siviglia ha curato le scenografie e i costumi coordinando i numerosi giovani artisti dell’Accademia che nel video (https://www.youtube.com/watch?v=KW7yXfxxEWY ) si vedono all’opera sugli impianti di Waste Recycling a rintracciare i rifiuti più adatti, quelli che più ispirano per la realizzazione delle opere. Molto apprezzati dal pubblico i grandi ventagli che hanno sostituito gli edifici della piazza di Siviglia e gli enormi strumenti da barberia che hanno caratterizzano il salotto del secondo Atto: baffi giganti, pennelli, rasoi e pettini. E poi ancora tutti i costumi che si apprezzano sulle scene: Figaro, il Conte d’Almaviva, Bartolo e Rosina vestiti di scarti, ritagli, frammenti che, elevati al rango di tessuti pregiati e sete preziose, sono andati a comporre creazioni sartoriali di grande bellezza ed effetto. Notevole anche il gioco delle luci con l’ottima regia di Giampaolo Zennaro, l’orchestra Amedeo Modigliani di Mario Menicagli e la Corale Valdera diretta daSimone Valeri. Lo spettacolo sarà replicato il 31 luglio a San Gimignano.