Vertenza Cuoidepur, si è rotto il tavolo delle trattative

La Cgil: «I livelli raggiunti non si toccano, ci chiedono cose assurde» Il Consorzio di depurazione vuole tagliare i costi oppure licenzia 9 dipendenti

Il depuratoreIl depuratore

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Ponte a Egola, 28 aprile 2015- Si è rotto il tavolo delle trattative tra sindacati e Cuoiodepru Spa. La vertenza, al consorzio di San Miniato che si occupa della depurazione delle acque per le concerie della riva destra dell’Arno, si sposta sul piano provinciale. La società misto pubblico-privata ha avviato la procedura di mobilità per nove dei 29 dipendenti. Oggi c’è stato un nuovo incontro con i sindacati dove il possibile accordo non è stato raggiunto e il tavolo si è rotto. Al termine dell’incontro Loris Mainardi della Camera del Lavoro di Santa Croce ha detto: «Via allo stato di agitazione che, pur nel rispetto delle leggi vigenti in materia di aziende che svolgono un servizio pubblico, siamo pronti a portare al blocco dell’impianto». A dividere le parti il rifiuto del sindacto di mettere mano ai livelli di un gruppo di dipendenti dell’area tecnico amministrativa. C’erano invece alcune aperture sui premi «a patto che vengano reinternalizzati – ha detto Mainairdi – tutti i servizi in modo da abbattere i costi delle consulenze». Intanto i dipendenti in assemblea hanno approvato lo stato d’agitazione.