Omicidio-suicidio a Ponsacco, la figlia che ha trovato i corpi (Shtylla/Germogli)
Ponsacco, 27 agosto 2014 - UN VICINO di casa pensava che a urlare in mezzo alla strada fossero alcuni ragazzini un po’ troppo confusionari. “Mai avrei pensato che quelle grida fossero di disperazione”. Ma all’uomo che abita a pochi passi dalla casa del massacro, in via Curtatone e Montanara, è bastato pochissimo tempo per capire cosa fosse successo. La figlia degli Specchiulli era in strada con le mani nei capelli. Piangeva e stava telefonando al 112 dei carabinieri. “L’ha ammazzata, l’ha ammazzata” urlava la donna.
Dentro l’appartamento al piano terreno di una palazzina restaurata di recente e ben tenuta, c’erano i corpi di sua madre e suo padre: Maria Ricci e Domenico Specchiulli, 74 anni lei, 76 lui. Pare che l’uomo la costringesse a stare quasi sempre in casa e che fosse anche violento, tanto che i figli avrebbero cercato di convincere la mamma a lasciare quella casa. Secondo i carabinieri — che hanno effettuato le indagini e tutti i rilievi coordinati dal sostituto procuratore Flavia Alemi, che a lungo ha sentito due delle tre figlie della coppia — l’omicidio suicidio sarebbe stato commesso dall’uomo al culmine di una lite.
Domenico Specchiulli viene descritto come un uomo perbene, mai conosciuto alle forze dell’ordine, grande lavoratore, ma facile agli scatti d’ira. Ieri avrebbe litigato con la moglie e poi l’avrebbe colpita con un oggetto contundente che i carabinieri hanno cercato fino a notte inoltrata. La donna è stata trovata in una stanza della casa, vicino alla camera da letto, riversa in una pozza di sangue. Subito dopo, quando si è accorto di aver ammazzato la moglie, il settantaseienne si è impiccato con una corda legata a un gancio di una parete del salotto.
Il corpo dell’uomo era ben visibile anche da fuori dall’abitazione, attraverso una finestra sul lato della strada. La televisione in casa era ancora accesa quando la figlia ha fatto la terribile scoperta e quando sono arrivati i carabinieri dalla stazione di Ponsacco, dal comando compagnia di Pontedera (con il capitano Massimo Ienco) e dal comando provinciale di Pisa con il vicecomandante, colonnello Angelo De Luca, insieme ad altri uomini e agli esperti della scientifica. Il figlio maggiore della coppia è ricoverato in ospedale e ieri ha subito un intervento di amputazione a un arto.