Tombe profanate dalla furia di un vandalo. Finalmente arrivano i risarcimenti

Lorenzana, paga l’assicurazione. Ma il "giallo" resta

Le tombe del cimitero di Lorenzana distrutte dal raid vandalico

Le tombe del cimitero di Lorenzana distrutte dal raid vandalico

Lorenzana, 29 maggio 2015 - Il conto finale ha superato i 24mila euro. I danneggiati sono stati risarciti dalla compagnia assicurativa del Comune ma, come confida il vicesindaco del Comune di Crespina Lorenzana – all’epoca dei fatti era sindaco di Lorenzana –: «L’amarezza è stata tanta. E speriamo che la giustizia faccia il suo corso, perché ci risulta che una persona per quei fatti sarebbe stata denunciata». Quei fatti sono il raid del vandalo solitario che nella notte tra il 29 e il 30 giugno 2013 devastò il cimitero di Lorenzana e danneggiò quello di Luciana. Il denunciato, come noto, è un 40enne. I danni furono arrecati a decine di tombe nel cimitero di Lorenzana e a numerose lapidi – nonché alla cappella – nel cimitero della frazione di Luciana. Dalle immagini della videosorveglianza i carabinieri poterono subito vedere una sagoma aggirarsi tra le tombe, a notte fonda, intenta a spaccare croci, marmi, vasi e a devastare a mani nude tutto quanto gli capitava a tiro.

Un raptus o un gesto causato da qualcos’altro? Questo fu subito l’interrogativo sulla vicenda che lasciò attonita la comunità che seppe prestissimo quello che era successo. Infatti quella mattina di domenica 30 giugno 2013 una donna di Lorenzana, che presto era andata al cimitero per portare fiori sulla tomba del marito, era stata la prima a scoprire la devastazione notturna. Non esitò a telefonare al 112 e ad attivare così l’intervento dei carabinieri che avviarono le indagini. I fatti, appunto, riguardarono due cimiteri. Analogo raid, ma limitato solo a 5-6 tombe, avvenne nel cimitero della frazione faugliese di Luciana. Un raid senza precedenti che aveva creato sconforto e rabbia tra gli abitanti delle due comunità. Ben settanta i loculi e non solo profanati. «Nei giorni scorsi sono stati risarciti i privati che dietro adeguata documentazione – aggiunge Catarzi – hanno portato i conti dei danni ricevuti alle tombe dei loro cari». Altro percorso sono i danni dei fatti accaduti a Luciana, che ricadono invece nelle competenze del Comune di Fauglia. «Ripeto – conclude Catarzi – sarebbe importante che ci fosse un condannato dalla giustizia per questi fatti, davvero deplorevoli, che hanno creato sconforto e amarezza. Un colpevole sul quale anche le assicurazioni coinvolte, come giusto, possano rifarsi economicamente».