Inferno Run, una corsa da incubo / FOTO e VIDEO

A Cenaia la pazza corsa tra fango e acqua. A ottobre si replica a Firenze

Inferno Run a Cenaia, Pisa (foto Sarah Esposito/Germogli)

Inferno Run a Cenaia, Pisa (foto Sarah Esposito/Germogli)

Cenaia (Pisa), 6 maggio 2017 - C'è da saltare, strisciare, ovviamente da correre. Già perché la Inferno Run di Cenaia è una corsa podistica, anche se disseminata da una trentina di ostacoli naturali e artificiali lungo i 14 chilometri di percorso (mentre su quello da 5 km gli ostacoli erano "solo" una ventina).

A ottobre, il 21, si replica a Firenze.

E fra i concorrenti non è passata inosservata Rocìo Rodriguez, moglie di Borja Valero:

Querlla di oggi è stata la quimta edizione di Inferno Run, prima tappa del campionato italiano di Obstacle Course Race, una disciplina sportiva che mette alla prova la resistenza e la capacità di superare i propri limiti in percorsi costellati di ostacoli naturali e artificiali. Una corsa segnata dal maltempo che però non ha minimamente intaccato l'entusiasmo degli oltre 3000 partecipanti che, sotto la pioggia battente, hanno dato ampia dimostrazione del loro coraggio in due percorsi composti da pozze e cunicoli nel fango, laghi da attraversare a nuoto, una rampa da skateboard di 4 metri, 13 fosse profonde un metro, vasche con ghiaccio e molto altro ancora. La sezione competitiva femminile ha visto trionfare Diana Maria Hartan del team Inferno, ex ginnasta romena formatasi all'Accademia “Nadia Comaneci”, una delle più prestigiose scuole di formazione in ginnastica artistica in Europa e nel Mondo.

Al secondo posto Irene Movachello e al terzo Patty Nevi. La categoria maschile ha visto il trionfo di Stefano Colombo già vincitore del campionato nel 2016, al secondo posto Eugenio Bianchi, vincitore della Inferno di Cenaia lo scorso anno. Infine al terzo posto l'atleta polacco Grzegorz Szczechla. Molto partecipata anche la sezione non competitiva (oltre 2500 gli iscritti), nella quale si è contraddistinta l'Associazione “Spingi la vita” capitanata dal paratleta Andrea Pacini, che ha corso la Inferno Run in carrozzina. Tra i partecipanti anche il campione olimpico Jury Chechi, che ha offerto un'ulteriore prova del suo supporto a questa disciplina sportiva in forte crescita (nel 2016 le OCR hanno visto la partecipazione di oltre 34 mila atleti). "Un grande successo che ancora una volta ci incoraggia ad andare avanti nel nostro percorso di promozione di questa nuova disciplina" – afferma Mauro Leoni (Organizzatore di Inferno Run) - "Gli ostacoli di questa quinta edizione erano molti ma anche molto divertenti, tra questi il nuovo scivolo da 60 metri quadri e la multi-bar più lunga d'Italia. Quest'anno poi ci si è messa anche la pioggia a mettere alla prova la nostra capacità organizzative, ma siamo molti soddisfatti del risultato, i concorrenti hanno potuto confrontarsi con le proprie paura, divertendosi e spronandosi a vicenda”. Prossimo appuntamento con la Inferno Run il 21 e 22 ottobre a Firenze.