Santa Maria a Monte invasa dai turisti cinesi

Tremila in due mesi grazie al genio imprenditoria del Poeta di Ponticelli

S.Maria a Monte

S.Maria a Monte

Santa Maria a Monte, 22 agosto 2014 - DAL LONTANO Oriente, dalla Cina e dal Giappone, sta arrivando un’inaspettata spinta al turismo verso Santa Maria a Monte. Da alcune settimane (come già scritto nei giorni scorsi dal nostro giornale) pullman di cinesi salgono sulla “Fiorita collina Tosca” per visitare il borgo dalla conformazione “a chiocciola”. E i pochi operatori commerciali rimasti in paese commentano positivamente la novità. L’arrivo dei turisti cinesi non è casuale, ma strettamente legato all’iniziativa imprenditoriale dell’hotel ristorante Il Poeta di Ponticelli.

«ABBIAMO stretto accordi con tour operator cinesi che organizzano viaggi in Europa con scalo a Francoforte — dice Francesco Puccini del ‘Poeta’ —. In autobus i turisti vengono portati in Italia, fino a Roma o Napoli e transitando in superstrada, da Firenze verso Pisa o vicevecersa, e una notte si fermano da noi, a Ponticelli. Da qui vedono il paese, che soprattutto di notte è molto caratteristico, e salgono per una visita. Tra luglio e agosto sono arrivati una settantina di gruppi, in pratica uno al giorno per un totale di poco inferiore alle 2.800-3.000 persone. Abbiamo prenotazioni per settembre e ottobre».

I CINESI arrivano in piazza della Vittoria in gruppo, con ombrellini per ripararsi dal sole e macchine fotografiche per immortalare gli angoli più caratteristici. Si fermano nei due bar, qualcuno è anche entrato nella macelleria. Secondo calcoli approssimativi circa 1.500 cinesi in appena due mesi sono saliti a Santa Maria a Monte dove in tanti sperano che questo vento da Oriente contribuisca a quel rilancio del centro storico atteso da decenni. A questo punto, se il fenomeno dovesse continuare, bisognerebbe che qualcuno avesse il coraggio imprenditoriale di aprire locali che possano incentivare ulteriore movimento economico. I cinesi, quando viaggiano, spendono e sono molto attratti dalle tipicità dei luoghi che visitano. La pelle potrebbe essere un bell’incentivo.

IL COMUNE, intanto, si sta organizzando. «Il fenomeno per noi è molto positivo e interessante commenta il sindaco Ilaria Parrella —. Stiamo studiando la redazione di un piccolo depliant in cinese». Da parte degli operatori commerciali è evidenziata la necessità di garantire una guida ai turisti che arrivano per accompagnarli nella visita al borgo (rocca, casa Carducci, chiesa Collegiata, cunicoli sotterranei). D’altra parte, come dice Marco Panicucci del circolo Acli, «sarebbe un modo per far aumentare questo tipo di turismo e far diventare Santa Maria a Monte tipo San Gimignano». Sognare non costa niente... con i cinesi che ogni giorno arrivano non è difficile ipotizzare che il sogno possa tramutarsi in realtà.