"Rosso" in rosso.C'è baruffa nell'aria

Lonzi mette in guardia, ma resta inascoltato: «Sono molto deluso»

Volterra e "Rosso vivo"

Volterra e "Rosso vivo"

Volterra, 1 ottobre 2014-<<IL MIO emendamento avrebbe rafforzato la posizione del Comune di Volterra, in vista dell’apertura del tavolo semestrale di trattativa con la società Arthemisia Group». E’ amareggiato, Simone Lonzi, il consigliere di maggioranza ed ex assessore al sociale durante il primo governo Buselli e che si è visto respingere dai suoi, in fase di consiglio comunale, un emendamento per blindare la posizione dell’amministrazione comunale nei confronti della società privata che ha imbastito l’evento itinerante Rosso Vivo. Ed in maggioranza, ecco accendersi una spia rossa. Mentre il sindaco Buselli e la sua squadra (fatta eccezione per Margherita Pescucci, che ha sposato il documento di Lonzi) hanno dato un bel colpo di freno all’emendamento del proprio consigliere, appellandosi alla clausola contrattuale che prevede, testualmente, un incontro fra le parti (Comune ed Arthemisia), per concordare congiuntamente eventuali correzioni del progetto Rosso Vivo, la delusione del consigliere è profonda. Tira aria di divorzio dalla maggioranza? Forse Lonzi costituirà un gruppo consiliare autonomo, portandosi dietro anche qualche altro collega di scranno in odore di diserzione?  «RESTO al mio posto e porto avanti il mio impegno nella lista civica, per i miei cento elettori — risponde il consigliere di maggioranza — credo fortemente nel progetto Rosso Vivo, con la consapevolezza, però, che ci siano dei fattori da valutare. In primis, il dato economico di questi primi mesi, con i 120 mila euro di passivo che hanno costretto l’amministrazione a portare in consiglio la variazione di bilancio. Auspico un’inversione di rotta per la mostra, ma se le cose non cambiassero e l’anno prossimo fossimo costretti a fare i conti con altri numeri deludenti, chi pagherà? I cittadini». Durante la pausa del consiglio comunale, con la maggioranza che, alla presentazione dell’emendamento, ha dato vita ad un confronto a porte chiuse per capire quale posizione prendere, pare siano volate parole grosse fra i componenti del gruppo di Buselli. Ma Lonzi preferisce glissare. O quasi.«Resterò in maggioranza, a meno che qualcuno non si metta davvero di traverso», chiosa il consigliere. E non è il primo scontro che si consuma fra il consigliere ed i suoi colleghi eletti nella lista civica. Ad inizio mandato Lonzi, rimasto senza lo straccio di una delega, preferì disertare il consiglio di insediamento in netta polemica con le decisioni prese dal rieletto Buselli.  TORNANDO a Rosso Vivo, il prossimo 30 novembre, dunque, Comune ed Arthemisia si ritroveranno per analizzare i primi risultati della mostra. Un evento, battezzato a fine maggio, che sembra davvero finito in un vicolo cieco. Il costo totale dell’operazione, ricordiamo, ammonta a 769 mila euro (soldi privati, s’intende). Secondo la ripartizione degli introiti – tasto sul quale le opposizioni spingono da tempo – il Comune versa ad Arthemisia il 100% degli incassi di biglietteria, dopo aver trattenuto una quota fissa di 5 euro a ticket. Salvo accordo scritto con gli organizzatori di Rosso Vivo, il Comune non può allestire nelle sedi dell’evento e per tutta la durata della kermesse, altre mostre o esposizioni.