Sacchetti abbandonati e prime multe. Tariffa puntuale, scattano i controlli

Trovati anche alcuni mastelli non etichettati al confine con Bientina

L'etichettatura dei contenitori per la differenziata (foto Germogli)

L'etichettatura dei contenitori per la differenziata (foto Germogli)

Calcinaia, 12 aprile 2016 - «Sai che faccio? Il sacchetto lo butto qui. Tanto...». Tanto che? Sono diverse le persone che hanno fatto questo ‘comodo’ ragionamento. E sono una quindicina i punti critici rilevati nel territorio di Calcinaia e Fornacette: zone da cerchiare in rosso, finite sotto la lente di ingrandimento degli ispettori di Geofor e del Comune. E già scattano le prime multe.

Si può essere più o meno favorevoli al porta a porta (su questo non c’è dubbio e le critiche spesso sono anche pertinenti) ma ciò non giustifica chi inquina l’ambiente. A due settimane dalla partenza della tariffa puntuale, ecco che scattano le prime verifiche. Chi ha sbagliato l’indifferenziata è stato avvisato con un adesivo invitando a controllare meglio e a gettare nel mastello solo ciò che – per davvero – non può essere riciclato.

Ma c’è chi (recidivo) ha deciso di lasciare comunque i rifiuti fuori casa confidando nel fatto che – prima o poi – qualcuno li avrebbe ritirati. Comune e Geofor hanno fatto passare alcuni giorni ma ieri sono tornati alla carica armati di blocchetto delle multe. In molti, onestamente, avevano recepito il messaggio facendo retromarcia e correggendo l’errore. Ma una minoranza non ha sentito ragioni e ha lasciato orgogliosamente il mastello fuori dalla porta di casa per cinque giorni consecutivi prendendosi in cambio un bel verbale.

Ad ogni modo, c’è da stare tranquilli. Alla fine anche i mastelli dei più «incalliti» alla fine saranno ritirati. E’ stato deciso, infatti, che il giovedì – comunque vadano le cose – saranno (dopo una salata multa) svuotati anche quelli non conformi. Perché si è deciso di aspettare fino a giovedì? Perché gli esperti hanno notato come il «grosso» dell’indifferenziata sbagliata possa essere prelevato con il passaggio del multi materiale.

In una quindicina di punti del territorio, invece, sono stati ritrovati ammassati diversi sacchetti abbandonati. Zone, spiegano dal Comune, già piuttosto conosciute e che corrispondono (spesso) a quelle aree del territorio con la più alta concentrazione di residenti stranieri. Anche in questo caso saranno presi dei provvedimenti. Inoltre, sempre l’amministrazione, si è dotata anche di due telecamere mobili destinate ad inchiodare e immortalare chi fa il furbetto.

Infine sono stati trovati anche alcuni mastelli abbandonati non taggati. In questo caso la zona più a rischio sembra essere quella al confine con Bientina. Ma a parte queste situazioni più critiche, allargando lo sguardo alla maggioranza, Comune e Geofor sono piuttosto soddisfatti dai primi riscontri di questa sperimentazione.