Rievocazione storica a Lari per ricordare il giorno della Liberazione /FOTO

Lari ha festeggiato i settant’anni dalla Liberazione. Una rievocazione in piena regola per ricordare momenti e giorni che oggi sembrano lontani, una festa in costume che ha coinvolto molti partecipanti

Il ballo tra gli americani e le signore di Lari

Il ballo tra gli americani e le signore di Lari

Lari (PI), 22 luglio 2014 - Il paese di Lari ha voluto ricordare momenti che hanno contribuito in modo sostanziale a disegnare la storia e gli eventi dei giorni più recenti. Proprio nel cuore dell’estate la carovana militare motorizzata della V° armata americana varcò le porte di Lari dopo aver attraversato la campagna collinare e la vicina Casciana Terme partendo dalla strada del Montevaso. Continuava così l’opera di liberazione dell’Italia, opera che era iniziata con lo sbarco alleato in Sicilia. Momenti ed emozioni che sabato scorso a Lari sono stati riproposti e rivissuti attraverso le parole degli ancora pochi testimoni di quei giorni. Testimonianze che sono state raccolte dall’associazione culturale “Il Castello” che ha curato questa prima rievocazione.

«La liberazione è per noi un momento di festa – ha sottolineato Giovanni Bacci presidente dell’associazione – come tale lo abbiamo riproposto. Con una cena popolare e balli in piazza, proprio come avvenne settant’anni fa quando in piazza scese tutto il paese per fare festa con gli alleati e con gli americani». E se non sono mancati gli abiti civili dell’epoca, le divise militari, le jeep e le camionette, anche il menù della cena ha rispettato gli ingredienti poveri di quei tempi. Il pane su tutti adattato alle ricette della ribollita e del pancotto.

A proposito dei racconti dei testimoni, Enrico Barsacchi, oggi 92 anni, si  ricorda l’arrivo degli americani in Sicilia, perché anche lui a quelle fasi ha preso parte, e il lungo ritorno a casa sotto i bombardamenti dei tedeschi in fuga e del fuoco amico. Bombardamenti che a Lari contano venti morti nella strage di Aiale dove persero la vita sedici civili e quattro militari americani. Barsacchi ricorda tristemente anche la diffidenza che trovò nei suoi paesani al suo ritorno. Diffidenza che però era comune anche altrove in quei giorni, in quei mesi, quando imbattendosi contro una divisa italiana non si era certi di trovarsi di fronte un soldato, un disertore o un traditore.

Cesare Caroti ed Ezio Tremolanti conservano i ricordi dei quindicenni dell’epoca. Alfredo Martelloni conserva anche il diario scritto dal padre Arturo, reduce della prima guerra mondiale. «Rievocare significa dare valore al nostro passato – ha aggiunto Bacci – a Lari abbiamo iniziato con la rievocazione medievale, adesso siamo passati ai tempi moderni, l’intenzione è quella di continuare aggiungendo altri periodi importanti della nostra storia».