Mercoledì 24 Aprile 2024

Bimbo di nove anni muore nel sonno. «Aveva solo un po’ di febbre. Poi...»

Tragedia a Peccioli. La mamma di Tommaso in lacrime: " Era amato da tutti"

Ambulanza

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Pontedera, 18 gennaio 2015 - Parlava con gli occhi Tommaso. E si faceva capire e amare. Un malore improvviso, la morte nel sonno, se l’è portato via. E’ volato in cielo con gli angeli il piccolo Tommaso Montagnani, a soli 8 anni e 11 mesi. Nato il giorno di San Valentino del 2006, avrebbe compiuto nove anni il prossimo 14 febbraio. La sua disabilità, dovuta proprio alla nascita prematura, gli impediva di parlare, di legge e di scrivere. Ma non di avere amici, di essere coccolato, amato, considerato come e più degli altri suoi coetanei.

Gli amichetti della seconda classe della scuola Primaria di Selvatelle avevano saputo che il prossimo anno scolastico Tommaso avrebbe cambiato scuola e sarebbe andato alle elementari di Peccioli, il suo paese. In queste ultime settimane gli stavano regalando disegni, quasi a volerlo «convincere» a rimanere con loro.

Tommaso è morto ieri notte, improvvisamente, mentre stava dormendo nel suo letto nella casa di via Traversa Risorgimento 1 a Peccioli dove abitava con babbo Andrea, mamma Sabrina e i due fratellini più piccoli. Aveva qualche linea di febbre, influenza, ma negli ultimi tempi stava bene, dopo le tante peripezie che la vita lo aveva costretto ad affrontare nonostante la sua tenerissima età, insieme agli inseparabili genitori. La famiglia ha deciso di non far effettuare l’autopsia.

Oggi, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Peccioli ci sarà il funerale. Nella breve e difficile esistenza di Tommaso, accolta e accompagnata con amore dagli amichetti e dalle maestre del nido, della materna e delle elementari, dal gruppo scout di Peccioli e da tantissime persone che gli hanno voluto bene, non sono mancate peripezie e problemi per colpa della burocrazia e di decisioni a dir poco discutibili, che i suoi genitori hanno dovuto affrontare di volta in volta con grande determinazione e fermezza. A raccontarlo è la mamma, Sabrina. «Avevamo deciso di far frequentare a Tommaso la scuola elementare di Selvatelle perché a Peccioli non ci sono classi a tempo pieno – dice – Per un anno abbiamo potuto usufruire del trasporto con il pulmino, quest’anno il Comune ha deciso di tagliare per mancanza di risorse e a rimetterci sono stati i disabili.

Hanno giustificato la scelta dicendo che non potevano più garantire il servizio perché si trattava di una scuola fuori comprensorio, ma il problema è che a Peccioli non ci sono classi a tempo pieno». «Lo scorso anno per far avere il sostegno a Tommaso abbiamo dovuto fare ricorso al Tar della Toscana – racconta ancora mamma Sabrina – Su quaranta ore di scuole al bimbo ne avevano lasciate solo 14 con l’insegnante di sostegno. Dopo il ricorso, mesi di attesa e spese legali, il Tar ha riconosciuto a Tommaso l’insegnante di sostegno per tutte le quaranta ore di frequenza scolastica».

E’ uno sfogo questo della mamma del piccolo di Peccioli morto improvvisamente ieri notte che più di ogni altra parola fa capire il cammino difficilissimo che la famiglia Montagnani ha affrontato dal 2006 a oggi. «In questi anni le nostre energie sono state dedicate a Tommaso – conclude la mamma che a stento trattiene le lacrime – Non parlava e non scriveva, ma era conosciuto, accettato e amato il nostro piccolo Tommaso. Frequentava gli scout, il centro di terapia motoria, la Stella Maris, i compagni di scuola preparavano per lui anche i regali per il Natale. Lui, e tutti loro, erano felici di questo».

Gabriele Nuti