«Stretto e soffocante, manca l’aria». Malati di tumore raccolgono duemila firme

L’associazione ‘Non più sola’ lotta per uno spazio migliore al Lotti

Le volontarie di "Non più sola"

Le volontarie di "Non più sola"

Pontedera, 31 marzo 2016 - L’associazione «Non più sola», che da anni si occupa dei malati oncologici in tutta la Valdera, ha portato avanti con grande impegno la campagna annunciata tempo fa sul nostro giornale per richiedere una sala d’aspetto adeguata alle esigenze del reparto di oncologia dell’ospedale «Lotti» di Pontedera.

Il reparto infatti ha come sala d’aspetto il corridoio di accesso che spesso risulta essere inadeguato, per dimensioni e collocazione, alla presenza dei pazienti che qui sostano o transitano in attesa di cure. Troppo stretto per il passaggio delle barelle e poco areato sia in estate che in inverno.

«Abbiamo raccolto più di 2000 firme, e tante ne stanno ancora arrivando – racconta con sorpresa e soddisfazione Anna Tongiorgi, presidente dell’associazione –. Non ci aspettavamo una mobilitazione del genere e un così grande sostegno alla causa. Sono arrivate firme da ogni parte della Valdera, non solo grazie alla collaborazione delle associazioni, ma anche di malati che si sono impegnati in prima persona. Un paziente di Cenaia ha raccolto da solo ben 400 firme».

Una così grande adesione non può che mettere in luce quanto il problema di non avere una sala d’aspetto per il reparto, degna di esser chiamata tale, è un problema molto sentito, non solo dall’associazione, ma in primis da chi purtroppo frequenta l’ospedale.

«La settimana scorsa siamo state convocate dall’assessore ai lavori pubblici del comune di Pontedera, Matteo Franconi – racconta Tongiorgi – ci ha comunicato che i fondi per l’ospedale sono sbloccati, ma non ha saputo dirci a quali lavori saranno destinati. Questa però è già una buona notizia».

Le volontarie di ‘Non più sola’ stanno ancora aspettando una risposta dai diretti interessati. «Prima di Pasqua abbiamo chiesto un incontro con il direttore generale Maria Teresa De Lauretis, e il direttore sanitario Mauro Maccari – spiega la presidentessa – non abbiamo ancora avuto risposta e solleciteremo di nuovo per un appuntamento. Questo problema ci sta molto a cuore e vorremmo trovare una soluzione che possa portare giovamento ai tanti pazienti che frequentano il reparto. L’oncologia dell’ospedale di Pontedera è un reparto di eccellenza, dove i pazienti possono usufruire dei servizi ottimi che il team di oncologi offre loro, ma che purtroppo si trova a dover fare i conti con spazi non sempre adeguati all’afflusso e alla presenza dei malati».