Il sindaco Millozzi a Bruxelles per cercare fondi

Recupero dei palazzi storici e strade del centro: il sindaco in missione

Il sindaco

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Pontedera, 27 febbraio 2015 - Pontedera guarda all’Europa per cercare di risolvere i suoi tanti problemi di palazzi pubblici vuoti e di strade degradate. «Abbiamo una bella passeggiata, il corso, pavimentata in porfido, ma le strade laterali, via Roma e altre – ha detto il sindaco Simone Millozzi nella seduta consiliare dedicata ai gazebo che potranno diventare fissi – non sono più all’attezza delle esigenze. I soldi non ci sono ma bisogna in qualche modo intervenire, come per Palazzo Pretorio e altre sitruazioni». Proprio per questo il sindaco è volato a Bruxelles, e oggi torna, per cercare fondi europei che possano aiutare la ripresa di Pontedera. Non si sa se e quanti ne abbia trovati, ma in queste situazioni e per questi ‘aiuti’ è necessario presentare, e dunque avere, progetti precisi. Altrimenti si resta esclusi. UN PROGETTO, intanto, è pronto e per ora finanziato con soldi del Comune. Riguarda il rilancio della palazzina neoclassica che i Crastan, grandi industriali dei surrogati di caffè, fecero costruire all’inizio di via della vecchia stazione, a un passo dal palazzo, sempre Crastan ma poi acquistato dalla famiglia Pandolfi, che chiude il lato sud del piazzone. Un gioiellino, Villa Crastan, all’inizio dotato addirittura di una pavimento romano autentico – chi sa da dove arrivato... – che però non c’è più, mentre nei giardini restano ancora i putti, la fontana e il balconcino nel verde. Fino a dieci mesi fa, nella villa era in attività la biblioteca con trentamila volumi, mentre il salone e il giardino ospitavano spesso manifestazioni culturali. Ora la biblioteca e sul viale Piaggio e la villa in via della stazione vecchia è in attesa di un futuro. Che dovrebbe essere ancora di tipo culturale e artistico – si pensa di portarvi tutte le opere d’arte di Palazzo Stefanelli –, ma intanto bisogna restaurare la villa. Qualcosa è già stato fatto, ma ora scatta il secondo intervento finanziato con 25mila euro su progetto dall’architetto Massimo Parrini e di Moreno Berti, che prevede la nuova smaltatura delle pareti, la lucidatura di tutti i pavimenti in cotto e altri interventi del genere. DOPO due mesi di discussioni che hanno coinvolto centinaia di cittadini, il piano di rilancio di Palazzo Pretorio – indubbiamente più costoso rispetto a quello per Villa Crastan perché il primo ha più di più di 50 locali contro i 10-5 della villa – è fermo alle due ‘manifestazioni di interesse’ presentate da due studi e gruppi. Uno che prevede anche un gazebo nella storia da realizzare nel loggiato seicentesco un altro che partendo da un raggio luminoso recuperi e rilanci la centralità del palazzo. Anche per questo palazzo potrebbe arrivare, si spera, sarebbe un sogno, un aiuto dall’Europa.

Mario Mannucci