A lezione di biliardo per imparare a concentrarsi in classe

Pontedera, gli studenti dell’Ipsia concludono il corso all’Accademia di via pisana

Gli studenti dell’Ipsia

Gli studenti dell’Ipsia

Pontedera, 16 maggio 2015 - I ragazzi sono, per così dire, un po’ troppo vivaci? Prova col biliardo, gioco di concentrazione, geometrie controllo dei nervi e dei muscoli, silenzio e raccoglimento al limite del religioso. Ricordate il celebre monologo cinematografico di Francesco Nuti sui rintocchi sacri delle stecca che colpisce la palla, del successivo rintocco più cupo delle sponde, poi quello delle due palle che si incontrano e infine il silente cader dei birilli? Detto fatto, ecco una classe dell’Ipsia, il Professionale, a lezione di biliardo nelle ore canoniche ma spesso chiassose di educazione fisica. La palestra è in questo caso rappresentata dall’Accademia del Biliardo di via Pisana dove sono passati e continuano ad esprimersi grandi campioni – non per nulla ieri mattina, per la festa di fine corso, c’era il “mondiale” David Martinelli – e aspiranti campioni. In una cittadina come Pontedera c’erano un tempo una cinquantina di biliardi a disposizione sparsi nei bar e circoli del centro e periferie. Ora sono un terzo scarso, concentrati soprattutto nell’Accademia di via Pisana. I ragazzi dell’Ipsia hanno avuto come istruttore Franco Fallani e l’obiettivo è preparare una squadra per i campionati studenteschi del prossimo anno. «Questa è stata ed è un’esperienza molto formativa soprattutto in campo scolastico», commenta soddisfatto il preside Pierluigi Rubino.

Mario Mannucci