Si sistema ‘Porta Pisana’. «Giusto valorizzare il patrimonio però...»

E' uno dei simboli del paese

Lo scultore David Brogi

Lo scultore David Brogi

Ponsacco, 24 luglio 2016 - Secondo Plutarco la storica frase fu pronunciata da Giulio Cesare in persona. Al generale fu presentato un piatto di asparagi al burro, una pietanza non abituale a Roma: «De gustibus non est disputandum». Insomma, piaccia o non piaccia è inutile stare a discutere. E così la pensa anche David Brogi, scultore (per la verità anche molto bravo) ponsacchino che commenta la prossima sistemazione di porta pisana. «L’importante – dice – è che l’arredo urbano sia conservato e tenuto in buono stato. Sono d’accordo con questa scelta. E’ una questione di principio». Porta Pisana è quell’opera moderna realizzata – se la memoria non tradisce – nei primi anni 2000 da Mario Canuti. Una porta – che dovrebbe ricordare le antiche mura del castello – che introduce al Corso. Voluta dal sindaco Granchi, a dire la verità a diverse persone non piace e non è mai piaciuta. «Nell’ambito di una riqualificazione dell’ex scuola Pascoli – spiega l’assessore Emanuele Turini – abbiamo deciso anche di sistemare la porta, proprio la parte in legno. Si tratta di un primo intervento al quale ne seguirà presto un altro con la pulitura dell’intera opera».

Porta Pisana, come la sua gemella Porta Fiorentina, non è poi così amata in paese. Ritenuta troppo moderna ai più pare «stonare» con lo sfondo più classico del Corso. «Se devo esprimere un parere personale – dice lo scultore Brogi – ammetto che ci siano altre cose che mi affascinano di più. Ma questo non vuol dire niente». «La Torre Eiffel a Parigi – continua – è stata a lungo contestata. Ritenuta un palo della luce, i francesi volevano quasi linciare il suo autore. Adesso è un simbolo. E per certi versi anche Porta Pisana ormai è uno dei simboli di Ponsacco. E c’è anche chi, magari i più giovani, quest’opera l’hanno sempre vista e adesso in qualche misura la amano». «Più in generale – aggiunge ancora Brogi – è giusto tutelare l’arredo urbano. Il centro di Ponsacco ha comunque diverse opere che è bene che siano mantenute nel miglior modo possibile».

Discorso analogo per la Luna, l’enorme scultura che campeggia alla rotonda di Camugliano. «La trovo terribile – dice Brogi – ma questo è un mio parere personale. Ad oggi è comunque un punto di riferimento. Molti bambini quando scendono dal pulmino dicono: ‘ Ci vediamo alla Luna o alla banana’. E’ così che l’arte entra nel senso comune. Ed è questa la sua magia».