Mostra del Mobilio, fiato sospeso. Scatta l’ultimatum dell’assemblea

Otto mesi per trovare una soluzione o l’immobile sarà messo in vendita

Mostra Mobilio

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Ponsacco, 23 maggio 2016 . Camminare sulle uova. Materia delicata. Bocche cucite. Rigorosamente. Anche perché tutto è fluido e il futuro presenta nubi e sole: prima l’una e poi l’altra all’orizzonte alternativamente. Eppure, il destino della mostra permanente del mobilio di Ponsacco – simbolo di un’industria e di un paese caparbio – è questione così sentita che le indiscrezioni si susseguono. Il consiglio di amministrazione, nei giorni scorsi, ha preso atto della decisione dell’assemblea.

E’ stata decisa una sorta di deadline: entro il 31 dicembre di quest’anno deve essere trovata una soluzione economicamente sostenibile per continuare l’avventura. Se questo obiettivo non sarà raggiunto allora l’immobile sarà messo in vendita e per la mostra, almeno come la conosciamo oggi, sarà la fine.

Ma i vertici sono convinti di trovare un modo per salvare la struttura che non ha solo un valore economico ma è anche un’emblema di Ponsacco. Il problema, inutile specificarlo, è legato al portafoglio: la mostra non rende per quanto costa. Poche visite, per un mastodonte che solo di tasse divora un occhio della testa. Le soluzioni? Un accordo con gli istituti superiori per aprire scuole specialistiche e si spera anche qualche novità corposa. Vedremo.

Due in questo contesto «ballerino», le certezze. La prima è che – di fatto – l’assemblea ha prolungato di almeno otto mesi la vita della Mostra: il primo «ultimatum» scadeva infatti i primi di maggio. La seconda è che il Comune non potrà eventualmente comprare l’immobile. L’amministrazione non potrà correre in soccorso dell’ente in quanto il patto di stabilità vieta ai Comuni di poter acquisire nuovi immobili. La Mostra, insomma, dovrà salvarsi da sola. Non è calcio: ma è lecito fare il tifo.