La pista ciclabile è il marciapiede: "Pericolosissimo"

La protesta di Pietroconti

Il marciapiede che è anche pista ciclabile

Il marciapiede che è anche pista ciclabile

Pontedera, 25 luglio 2016 - La Valdera, si sa, è terra di ciclismo. Peccato però che a volte la passione per i pedali si scontri, è proprio il caso di dirlo, con la sicurezza stradale. Da tempo residenti e proprietari delle poche attività commerciali della piccola frazione di Pietroconti di Pontedera lamentano un passaggio un po’ troppo «spedito» di ciclisti sul marciapiede, che se si arriva dalla rotatoria del cavalcavia della superstrada e si va verso la Rotta, si trova sul lato destro.

Effettivamente la Tosco Romagnola risulta pericolosa per i ciclisti che scelgono così di proseguire idealmente la pista ciclabile che arriva fino alla fornace Braccini sul marciapiede. «Negli anni – ci raccontano dal forno «Non solo pane» – ci sono stati diversi «scontri» tra i clienti che escono da qui e i ciclisti che passano non solo abbastanza velocemente ma anche rasentando porte e portoni d’ingresso. Basterebbe un po’ di buon senso, ma in mancanza di questo forse è giusto intervenire con qualcosa che perlomeno rallenti la corsa e tenga in sicurezza entrate e uscite».

Da circa due settimane, dopo vari incontri con l’assessore ai lavori pubblici Matteo Franconi, sul tratto di marciapiede incriminato sono stati collocati dei new jersey di plastica di quelli bianchi e rossi, riempiti all'acqua. I blocchi disposti in maniera sfalsata costringono i ciclisti a un largo zig-zag che porta a rallentare l’andamento e a fare attenzione ai pedoni che entrano ed escono da case e attività, lasciando però lo spazio necessario per passeggini e carrozzine.

Peccato che se la maggior parte di chi lamentava il problema del marciapiede fosse d’accordo con l’installazione dei new jersey da quando questi hanno preso posizione sul lato destro della Tosco Romagnola hanno cambiato posto più di una volta, come in una specie di gioco a scacchi. Perché se tutti volevano i blocchi, nessuno li vuole davanti la propria abitazione.

«I new jersey in plastica – spiega l’assessore Franconi – sono un provvedimento provvisorio per trovare una soluzione alle biciclette. L’idea è quella di lasciarli lì per tutto il mese di luglio, poi rifaremo un giro tra residenti e pubblici esercizi per vedere se un intervento del genere potrebbe essere utile. Nel caso ci sia un riscontro positivo, i blocchi in plastica potranno diventare delle fioriere e potrebbero interessare il marciapiede per tutta la sua lunghezza». Concordano sull’esigenza di un intervento anche dal bar di Pietroconti «Potrebbero essere una giusta soluzione, anche se qualcuno li ha già svuotati dell’acqua – esclamano – almeno così sono più leggeri e si spostano meglio!».