Fluorescente o sotto vetro: le ultime frontiere della pelle

Giornate positive a Milano per le 183 concerie della zona: anche il vescovo Migliavacca visita la fiera

Lineapelle

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Santa Croce, 24 febbraio 2016 -  Molto interesse e tanti visitatori per Lineapelle, la più importante fiera per il settore conciario in corso a Milano che vede la partecipazione di 183 aziende del distretto di Santa Croce. Oggi, secondo giorno, la presenza degli operatori delle case di moda da tutto il mondo è stata imponente.

Domani, giovedì 25 febbraio, in mattinanata arriverà in fiera anche il vescovo di San Miniato monsignor Andrea Migliavacca, mantenendo fede a una promessa fatta nei giorni scorsi ai vertici del Consorzio Concoatori di Ponte a Egola e dell'Associazione Conciatori di Santa Croce che hanno invitato il prelato a incontare le concerie laddove presentano al mondo gli sfozi di tanta ricerca e innovazione. Due elementi che sono ancora un punto di forza del settore.

Pelli bellissime, infatti, quelle presentate in ques'edizione dedicata alla primavera estate. Pelli anche fluorescenti che faranno brillare sandali e borse, toni accesi su tutte le tipologie, dalla capra all’agnello, al vitello come nel mondo misterioso dei rettili. Pelli ad altissima tecnologia quelle portare a Milano per cogliere l’attenzione delle case di moda, ma anche dei laboratori artigiani di pelletteria che, falcidiati dalla crisi, si stanno lentamente riaffacciando sul mercato.

Del resto la congiuntura ha fermato le grandi firme, il cui raffreddamento negli ordini è la causa principale del rallentamento che va avanti dal maggio scorso e che ha visto le concerie perdere fino al 30 per cento di volumi. Tra tante innovazioni, oltre il fluorescente, da segnalare la pelle sotto vetro - uno strato trasparente applicato con una procedura molto complessa ne esalta i colori e ne garantisce l'anti graffio - le campionature stampare con tacnica digitale, ma anche la pelle con il cuore d'acciaio: una sottilissima lamina molto resistente è inserita perfettamente all'interno della pelle consentendo la possibilità di deformarla (accartocciandola) con le dita.

Pelli inoltre ad alto contenuto moda tanto da riscoprire anche il pelo che torna su scarpe e borse in finta volpe arancione, giallo e blu. Con uno sguardo al futuro: il comparto sta lavorando alla pelle bio al cento per cento. Buone notizie per il comparto arrivano anche dall’export per le macchine italiane per la lavorazione delle pelli, e, in questo quadro, è interessante il ritorno tra i compratori di aziende europee, come se la scelta emersa in questi anni a produrre in paesi emergenti stia subendo qualche ripensamento.

Emerge dai dati dell’Ufficio Studi Assomac relativi alle esportazioni gennaio-novembre 2015 del settore, diffusi in occasione del Salone internazionale delle macchine e delle tecnologie per le industrie calzaturiera, pellettiera e conciaria, (Simac Tanning Tech) che si affianca a Lineapelle. Domani in fiera si terrà anche la premiazione del concorso nazionale "Amici per le pelle" alla quale partecipano anche un migliaio di studenti del Comprensorio del cuoio.