Giovedì 18 Aprile 2024

Partita da San Miniato la sesta trivella per dare acqua al Burkina Faso

Dal 1998, quando Shalom iniziò la campagna di perforazioni, sono stati realizzati 260 pozzi Luciano Campinoti e Andrea Gozzini sono i volontari Shalom artefici del grande progetto

Luciano Campinoti in Burkina FasoLuciano Campinoti in Burkina Faso

Luciano Campinoti in Burkina FasoLuciano Campinoti in Burkina Faso

San Miniato 24 gennaio 2015 - «Quando abbiamo iniziato – racconta Luciano Campinoti, volontario Shalom e anima del progetto Acqua insieme all’ingnegner Andrea Gozzini entrambi di San Miniato – non avevamo pensato di arrivare a questo traguardo». Sono infatti 6 le trivelle che tramite il Movimento Shalom sono andate in Burkina faso: nello specifico 2 nella capitale Ouagadougou, una a Koupela, 2 a Fada N’gourma e quest’ultima in partenza dal porto di Livorno arriverà nella città di Kaya nel centro nord del Burkina Faso in un area semidesertica. «Era il 1998 quando fu scavato il primo pozzo nella capitale Ouagadougou – continua Campinoti -, in 17 anni oltre all’invio delle trivelle reso possibile grazie a molti partner abbiamo formato 4 imprese attive in Burkina Faso che danno lavoro a oltre 50 persone». Il lavoro più importante infatti è quello della formazione del personale locale, dell’assistenza per le riparazioni e del loro accompagnamento. Per questo il Movimento Shalom invia almeno 2 volte l’anno Luciano Campinoti, tecnico pozzaio per professione, ma soprattutto volontario del progetto Acqua per seguire, formare e coadiuvare nella manutenzione e monitorare le realizzazione dei pozzi: infatti in 17 anni sono stati finanziati e perforati tramite il Movimento Shalom da privati, aziende, enti oltre 260 pozzi sociali che si stima stanno dando da bere a circa 300mila persone. I pozzi realizzati dalle quattro imprese sul territorio africano sono molti di più dei 260 donati e finanziati da Shalom perché per rendere il progetto auto sostenibile le trivelle realizzano anche pozzi per enti pubblici, imprese private, aziende locali, ong. Luciano Campinoti a fine febbraio si recherà proprio a Kaya per formare 7 nuovi giovani sul posto che andranno ad operare su questa nuova trivella. Ormai tanti burkinabé conoscono Luciano Campinoti, e lo chiamano “l’uomo dell’acqua”: quando viene realizzato un nuovo pozzo nei villaggi accorrono a frotte per salutare e ringraziare lui e il Movimento Shalom.