«Le multe ai cassonetti non sono regolari»

La minoranza attacca sugli ispettori ambientali. Ogni settimana 30 verbali

Polizia municipale

Polizia municipale

Pontedera, 2 ottobre 2014 - LE MULTE per i rifiuti abbandonati o lasciati nei cassonetti da persone non residenti a Pontedera, stanno scatenando le proteste. Anche in consiglio comunale martedì sera — quando è stato approvato il regolamento — non sono mancate le polemiche tra l’opposizione e la maggioranza. I consiglieri di minoranza hanno fatto presente che, secondo loro, le multe comminate finora sono tutte da annullare perché i controlli non sono fatti da agenti di polizia giudiziaria, mentre gli ispettori ambientali chiedono documenti senza averne diritto. La stessa polemica viene sollevata anche da alcuni cittadini che si sono rivolti alla nostra redazione.

«CENTO EURO di multa per aver buttato un sacchetto di spazzatura sono un’esagerazione», dice una nostra lettrice di Calcinaia. Senza entrare nel merito delle polemiche sollevate in questi giorni, più volte anche La Nazione ha scritto dei controlli messi in atto contro il conferimento sbagliato dei rifiuti. Gli abitanti di altri Comuni non possono buttare la spazzatura nei cassonetti del Comune confinante o in altri territori. Ognuno deve smaltire la spazzatura nel proprio Comune, con il sistema adottato dalla propria amministrazione. Chi ha il porta a porta, per fare un esempio, deve usare questo sistema e non portare i sacchetti nel Comune vicino perché ha sempre i cassonetti, altrimenti l’amministrazione comunale coinvolta paga per il conferimento in discarica cifre superiori rispetto a quelle che dovrebbe pagare per colpa della “migrazione della spazzatura”.

«GLI ISPETTORI ambientali — spiega il comandante della Polizia Locale, Michele Stefanelli — si limitano ad accertare un fatto, non fanno multe. Prendono il nome e redigono una relazione con le spiegazioni che i cittadini, trovati a buttare la spazzatura in maniera impropria, danno al momento dell’accertamento del fatto. C’è chi ha detto di aver avuto un compleanno, chi di aver fatto il trasloco, un’altra persona che gli erano morti i conigli. La relazione arriva al comando della Polizia Locale e noi, entro i novanta giorni, dopo aver fatto tutti gli accertamenti, mandiamo la multa a casa. Anche in questi ultimi periodi la media delle contravvenzioni è di una trentina a settimana. Qualcuno ha anche fatto ricorso, ma noi siamo tranquilli del nostro operato». Queste multe non sono soggette a sconto come quelle contro il codice della strada se pagate entro cinque giorni. I controlli da parte degli ispettori ambientali sono tuttora in corso, anche di notte. Gabriele Nuti