Moria di pesci, il primo indiziato è il maltempo.Secondo l’Arpat potrebbe essere stata la mancanza di ossigeno provocata dai fanghi

Moria di pesci,la causa potrebbe essere la mancanze di ossigeno

Moria di pesci,la causa potrebbe essere la mancanze di ossigeno

UNA DENUNCIA contro ignoti per i pesci morti in Usciana. L’ha presentata Enzo Caroti di Santa Maria a Monte alla Polizia Municipale che la inoltrerà alla Procura della Repubblica di Pisa. UNA DENUNCIA contro ignoti per sversamento di sostanze inquinanti in Usciana», ha precisato lo stesso esponente del Pri santamariamontese, ipotizzando così l’eventuale causa della morte dei pesci sulla quale, comunque, sono in corso accertamenti da parte di Arpat e degli agenti della Polizia Provinciale che ieri hanno risalito anche il corso dell’Arno dopo che qualcuno ha segnalato la presenza di carcasse di muggini, pesci gatto e carpe anche nel più grande fiume della Toscana, a monte dello sbocco dell’Usciana alle cateratte di Montecalvoli. E, per inciso, a proposito di cateratte, non è chiaro perché fossero aperte visto che l’Usciana, dal 1986, da quando cioè è stato costruito il tratto di Usciana Nuova che ha tagliato in due la collina di Montecchio, dovrebbe sfociare nello Scolmatore. CENTINAIA di pesci morti sono finiti in Arno quando, se le cateratte fossero state chiuse, sarebbe stato possibile recuperarli prima dello sbocco in Arno. Arpat analizzerà i campioni di acqua di Usciana prelevati sia nel tratto di Ponticelli che più a monte, nella zona tra Fucecchio e Santa Croce in modo da verificare le condizioni del canale prima e dopo gli scarichi dei depuratori. SECONDO ARPAT, comunque, l’ipotesi più probabile della morìa è la mancanza di ossigeno nell’acqua del canale a causa delle forti piogge dei giorni scorsi che hanno smosso la melma del fondale intorbidendo l’acqua dove sarebbe stato registrato un livello di ossigeno molto inferiore rispetto a quello misurato normalmente. Dunque, potrebbe rientrare l’allarme di un possibile sversamento. Per le analisi Arpat fa sapere che ci vorranno alcuni giorni per avere le risposte. Con un’altra nota ufficiale, inoltre, Arpat precisa le modalità da seguire in caso di situazioni di questo genere. Enzo Caroti, nell’articolo pubblicato ieri da La Nazione, infatti, ha affermato di non essere riuscito a mettersi in contatto con Arpat. ARPAT NON è ente di primo soccorso ma interviene con il proprio supporto tecnico a favore degli enti competenti per le attività di rilevamento — si legge nella nota dell’Agenzia regionale per l’ambiente e il territorio.Per questo motivo è opportuno che la cittadinanza, in caso di necessità, si rivolga alle forze di pronto intervento che hanno competenza generale: polizia municipale, polizia provinciale, pubblica sicurezza, carabinieri, guardia forestale, vigili del fuoco, 118, protezione civile. Queste poi segnaleranno il problema alla centrale di Protezione civile di Firenze che inoltrerà la comunicazione ad Arpat». INTANTO, da Pontedera, arrivano le prime lamentele per il cattivo odore provocato dalle centinaia di pesci morti. Molti di questi infatti, si sono ammassati lungo la sponda e con il caldo hanno iniziato a decomporsi. Il cattivo odore è stato sentito solo lungo la Tosco