Masso delle fanciulle, è ufficiale. La Regione: "Sì alle trivelle"

Saranno realizzati due pozzi profondi alcuni chilometri

Una manifestazione degli ambientalisti al Masso delle Fanciulle

Una manifestazione degli ambientalisti al Masso delle Fanciulle

Pomarance, 19 luglio 2016 - La Regione mette la parola fine alla lunghissima e turbolenta diatriba sull’arrivo delle trivelle nell’area del Masso delle Fanciulle: e perforazioni siano. E’ l’esito dell’ultima conferenza dei servizi, che si è tenuta ieri nelle stanze dei bottoni fiorentine, quando il governo toscano ha decretato, ufficialmente, il via libera al progetto presentato dalla società Gesto Srl per la realizzazione di due pozzi esplorativi, a caccia del vapore geotermico, ed a circa tre chilometri di distanza dal paradiso terrestre nel cuore dell’Alta Valdicecina.

Si tratta di due pozzi, che si svilupperanno lungo una profondità di oltre due chilometri, ora autorizzati in via ufficiale dalla Regione nell’ambito di permesso di ricerca «Mazzolla», che risale al 2009. Il tutto, nonostante una levata di scudi da parte dei comitati ambientalisti, condita da un ricorso presentato al Capo dello Stato Sergio Mattarella e dalla richiesta di inserire la zona fra i «Luoghi del cuore» del Fai. E nonostante i pareri contrari ed i dubbi espressi dagli stessi Comuni del territorio e dalla soprintendenza.

Parere, quest’ultimo, non giudicato vincolante dalla stessa Regione. «La Regione ha esercitato un diritto consentito dalla legge – commenta il sindaco di Pomarance Loris Martignoni – anche se avevamo espresso pareri contrari. Firenze può, in base alle normative, anche cambiare il regolamento urbanistico del Comune, senza il nostro via libera. Qualora i pozzi fossero produttivi ci saranno altri passaggi, dall’iter per la costruzione dell’impianto ad una nuova Via. E la società dovrà trovare accordi con i proprietari dei fondi».

E la vicenda è destinata a scatenare nuove polemiche: «Ho ribadito a Firenze tutta la mia contrarietà, anche a nome del Comune di Pomarance, ma la Regione ha deciso di andare avanti con il progetto, come è nelle sue facoltà – aggiunge il primo cittadino Marco Buselli – adesso la partita si sposterà sulla valutazione di impatto ambientale. Credo che si sia scritta una pagina non certo edificante, perché i pareri dei territori andrebbero sempre ascoltati. Del resto, ci sono zone con vocazione alle perforazioni geotermiche, ed altre che non lo sono affatto. Anche il Comune di Radicondoli aveva espresso tutte le proprie perplessità sull’avvio del progetto di ricerca. Di fatto, quindi, la Regione ha deciso di andare avanti senza che alcun Comune abbia dato il proprio assenso».