Il misterioso suicidio di Massimiliano Rossi: ne parlano esperti forensi

La cronaca si appassiona al caso dell'imprenditore di Ponsacco morto carbonizzato a Palma di Maiorca

Massimiliano Rossi

Massimiliano Rossi

Ponsacco. 5 gennaio 2016 - Gli inquitanti misteri del caso di Massimiliano Rossi, morto nell'agosto 2015, finisce anche su Cronaca & Dossier, il primo magazine di giornalismo forense in Italia. Gli esperti analizzano due casi, due strani suicidi, perché anche quello di Rossi – 42 enne ed ex patron dell’Insomnia a Ponsacco – è stato, per ora, classificato come tale dagli inquirenti a Palma di Maiorca.

Gli esperti forensi ne parlano insieme a quello di Adriano Casiraghi, il 43enne di Argegno trovato morto in una stanza d’albergo a Las Terrenas, nella Repubblica Dominicana: «Ad ucciderlo ben nove coltellate, di cui otto all’addome e una al collo: non si capisce come la polizia dominicana, dopo aver valutato l’ipotesi di una rapina finita male, pensi al suicidio, dato che risulta alquanto improbabile che Adriano sia riuscito ad auto-infliggersi tutte quelle ferite».

Poi c’è il caso di Rossi: carbonizzato con un coltello conficcato nel petto. «Nonostante la “vicinanza” di Palma rispetto ai Caraibi le imprecisioni delle indagini di polizia non erano state da meno – si legge – : anche nel caso di Massimiliano Rossi le forze di polizia locali archiviarono la morte come “suicidio”, nonostante le grosse incongruenze riscontrate sulla scena del crimine. Adriano Casiraghi e Massimiliano Rossi sembrano quindi andare incontro alla stessa sorte: una morte lontana dai parenti e un omicidio mascherato da suicidio». 

Su Massimiliano Rossi il caso è ancora aperto, anche in considerazione delle circostanze emerse nelle settimane precedenti la morte: Rossi confida ad un’amica di sapere di sette sataniche legando a queste le possibili ragioni della scomparsa di una ragazzina che non si trova da due anni. La madre di Rossi per due volte è già andata a Palma di Maiorca per sapere dello stato delle indagini.