Lucarelli: "Spero che Gianluca sia in tribuna per... offendermi un po’"

L'allenatore livornese del Tuttocuoio stempera i toni in vista del derby con il Pisa e così incita il tifoso nerazzurro malato

L'esultanza di Lucarelli a fine gara per la vittoria sul Teramo (Germogli)

L'esultanza di Lucarelli a fine gara per la vittoria sul Teramo (Germogli)

Ponte a Egola, 7 ottobre 2015 - «Francamente della rivalità fra Livorno e Pisa non mi frega niente. L’unica cosa che mi interessa è che sabato in curva nord ci sia Gianluca ad offendermi». Cristiano Lucarelli va ben oltre l’aspetto sportivo che fra tre giorni lo chiama a presentarsi a Pisa con il suo Tuttocuoio e... profetizza su quello che immagina lo aspetti quando alle 17.30 entrerà nell’Area Garibaldi - Anconetani.

Il primo pensiero il quarantenne tecnico lo rivolge all’ultras nerazzurro che ha conosciuto e che sta lottando contro una malattia terribile. «L’unico augurio extra calcistico che mi faccio è che ci sia anche Gianluca – prosegue Lucarelli – perché so che per lui è in corso una dura battaglia». Il tecnico ha messo in conto anche quello che la tifoseria nerazzurra potrebbe riservare a un livornese purosangue come lui: «Onestamente le dico che ci rimarrei male se non mi offendessero, se mi ignorassero. Le offese, i fischi, li leggo come un motivo di merito. Vuol dire che qualcosa di buono come calciatore ho fatto. In ogni caso restano atteggiamenti che fanno parte del folklore calcistico, che ci sono fra Pisa e Livorno».

Lucarelli però non sente tutta questa rivalità: «No perché io sabato mi presento come allenatore del Tuttocuoio. Quella con il Pisa è per me una gara normale, che vale tre punti come lo è stata quella di domenica col Teramo». In ogni caso una certezza questa sfida gliela fa riemergere: «So bene che in vita mia non potrò mai allenare il Pisa. Non ci sarebbero i presupposti da ambo le parti. Il Livorno? Da allenatore vorrei che la mia esperienza futura prendesse altre strade. E’ già stato difficile fare il giocatore nella mia città, farlo da allenatore lo sarebbe ancora di più».