Lesioni al volto: assolti tre medici

Il giudice: "Procedure corrette". Scagionati pediatra e due dentisti

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Pontedera, 24 ottobre 2014 - UN PROCESSO lungo quasi quattro anni: fra perizie, controperizie e testimoni chiamati a deporre. Alla fine sono stati assolti con la formula piena tre medici (un pediatra e due odontoiatri) accusati di lesioni personali colpose ai danni di una bambina che, all’epoca dei fatti, aveva 9 anni. E’ la fine di un incubo giudiziario per Marco Granchi, 61 anni, pediatra di Ponsacco, Gianluigi Turchi, 50 anni, di Livorno, odontoiatra, e Alessandro Gennai, 66 anni, di Pisa, odontoiatra (ma con studio a Ponsacco): tutti e tre sono stati assolti «perché il fatto non sussiste».

IL VERDETTO di primo grado è stato pronunciato dal giudice Leonardo Degl’Innocenti venerdì scorso. I fatti risalgono addirittura al 2006 quando una bambina di nove anni affetta da granuloma presentò i propri problemi di salute al dottor Granchi, professionista molto noto a Ponsacco. Secondo l’accusa il pediatra avrebbe «sottovalutato la diagnosi». Un’accusa che però è stata smontata di fronte al tribunale dall’avvocato Sandra Aringhieri che difende il medico. La bambina, dopo il consulto dal pediatra, era stata indirizzata, quindi, dal dottor Gennai che aveva subito «aperto» il dente (operazione ritenuta idonea anche dal perito nominato dal giudice). Ma poiché i problemi della bimba non erano stati del tutto risolti, i genitori si erano rivolti al dottor Turchi che ha proseguito la stessa cura iniziata dal collega. Anche in questo caso, però, il problema è proseguito.

COSÌ, dopo una serie di esami la piccola era stata sottoposta a diversi interventi (estrazione del dente e incisione dell’ascesso) che hanno provocato alla ragazzina «postumi da cicatrici e la latero-deviazione della guancia destra durante l’apertura-chiusura della bocca»; da qui la richiesta danni dei genitori. Dopo un processo complicatissimo — dove sono intervenuti numerosi specialisti — venerdì scorso il giudice ha chiuso la vicenda con l’assoluzione dei tre medici.