Terrore all'ora di cena, a tu per tu con i ladri in casa: "Così li ho fatti scappare"

Il racconto di un conosciuto imprenditore della zona del Cuoio DI GABRIELE NUTI

Un ladro di notte

Un ladro di notte

di GABRIELE NUTI

Pontedera, 23 ottobre 2014 - Ora di cena,  incontro ravvicinato con i ladri. Fuga, inseguimento e caduta da oltre tre metri, da una tettoia in plastica che si è sfondata. Massimo Zingoni, 55 anni, di Castelfranco il giorno dopo racconta. « Buongiorno — esordisce al telefono — anche se tanto buon giorno non è » . Zingoni  è tornato da poche ore dall’ospedale di Empoli dove è stato portato alle 20,30 di martedì, con un’ambulanza della Croce Rossa di Castelfranco, dopo la caduta dalla tettoia ed è di nuovo in macchina per tornare al San Giuseppe per altri accertamenti.

«La  panoramica che mi è stata fatta ieri sera (martedì, Ndr) — racconta — è risultata negativa. C’è solo da controllare ulteriormente la parte della cervicale per escludere una piccola lesione. Stanotte (ieri notte, Ndr), dopo tutti i controlli, ho firmato e sono voluto tornare a casa » . La caduta da oltre tre metri poteva causare danni ben più gravi. Poco prima delle 20 di martedì Zingoni è tornato a casa in via da Vinci a Castelfranco. Abita al piano terreno di una palazzina insieme alla moglie. Nell’appartamento al piano di sopra vivono i suoceri. « Sono rientrato a casa e sono subito andato a fare la doccia perché poco dopo dovevo incontrare un cliente — aggiunge ancora Zingoni — Da sotto la doccia ho sentito le urla provenire dal piano di sopra. Sono corso fuori in accappatoio e sono salito » . Prima di lui era salita la moglie. Dentro la casa c’erano tre ladri, tutti giovani e tutti a volto scoperto, che stavano cercando di aprire la cassaforte con il flessibile.

« Mio suocero è entrato in casa e li ha trovati tutti e tre — dice Massimo Zingoni — Due stavano provando ad aprire la cassaforte, mentre il terzo stava tenendo fermo mio suocero dicendogli che non gli sarebbe successo niente. Mi sono avventato contro di loro. Uno aveva anche un pezzetto di legno in mano, avrebbe potuto colpirmi, ma per fortuna non l’ha fatto. La nostra reazione li ha sicuramente sorpresi e appena si sono resi conto che non era il caso di continuare sono scappati passando dal terrazzo e calandosi giù dalla tettoia passando dalle parti più solide che non rischiavano di sfondarsi » .

«Io li ho seguiti — continua il racconto — fino a fuori, sul terrazzo, poi ho cercato di scendere dalla stessa parte dopo sono passati loro, ma la tettoia ha ceduto e sono caduto a terra. Ho fatto prima dei ladri ad arrivare di sotto e quando sono passati vicino a me per scappare uno di loro si è anche soffermato come se mi volesse aiutare ad alzarmi, è stato strattonato via dagli altri due » .

« Li ho visti in faccia — continua Zingoni — . Sicuramente molto giovani e stranieri, ma hanno parlato pochissimo e non saprei dire la loro origine » . I tre malviventi sono entrati nella casa dei suoceri di Massimo Zingoni forse passando dal cancello e poi, una volta saliti sopra, hanno sfondato la porta a vetri della cucina. Avevano anche la valigetta degli attrezzi. Massimo Zingoni è molto conosciuto nel comprensorio del Cuoio sia per la sua attività imprenditoriale nel settore calzaturiero, sia per il suo impegno nel calcio. Alcuni anni fa dirigente del Tuttocuoio, ora è nella dirigenza del Forcoli. Il grave episodio che l’ha visto vittima ha scatenato molte reazioni a Castelfranco.