La rivolta dei Moretti. «Così rischiamo di chiudere»

Gli imprenditori: «Serve una seconda arteria»

Andrea Fanteria

Andrea Fanteria

Calcinaia, 26 novembre 2015 - Incidenti negozi che chiudono, un sviluppo congelato dalla viabilità «drammatica». E’ il giorno della rivolta dei «Moretti»», quella lottizzazione nata all’inizio degli anni Duemila e che da allora deve convivere con una sola entrata e una sola uscita. Siamo a Calcinaia, in un’area produttiva e commerciale dai numeri importanti: oltre 100 attività tra industrie, uffici, bar, ristoranti e due supermercati di primaria importanza come Lidl e Simply; circa 600 persone al giorno che lavorano nell’area vasta venti ettari ed edificata per 20.

Qui nelle ore di punta, si entra e si esce con difficoltà, gli incidenti, appunto, sono all’ordine del giorno e nessuno, per ora, è riuscito a capire come mai non si aprono o si rendano transitabili «accessi» già pronti. Una petizione, con decine di firme e timbri, è già sul tavolo del sindaco Lucia Ciampi. La richiesta semplice e chiara: l’apertura di una seconda arteria direttamente da via Garibaldi (zona cimitero) come previsto dalla convenzione e dal progetto di lottizzazione. «Abbiamo acquistato beni e investito in attività certi nel poter contare su una lottizzazione funzionante – si legge nelle lettera al primo cittadino – provvista della completa viabilità come da progetti da voi approvati e ad oggi non completati».

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