La nuova guerra del Mediterraneo "sbarca" sulla scena di San MIniato

Finis Terrae, regia di Calenda, dal 17 al 23 in piazza Duomo

Finis Terrae, debutto a San Miniato

Finis Terrae, debutto a San Miniato

San Miniato (Pisa), 16 luglio 2014 - I barconi della speranza sono le navi da guerra della nostra epoca. Navi che solcano il mare seminando vittime. Uomini, donne e bambini che inseguono un sogno che spesso, troppo spesso finisce tra le onde che battono le nostre coste. Il tema dell'emigrazione è un tema antico. Un fronte caldo dei nostri giorni. Un problema su cui quest’anno chiama a riflettere anche il Dramma Popolare di San Miniato. E lo fa affidandosi alla bella scrittura di Gianni Clementi e alla sapiente regia di Antonio Calenda, uno dei grandi maestri del teatro italiano, che dice: «Grazie a San Miniato noi abbiamo la possibilità di portare sul palco una questione aperta che affligge la società, una problematica forte. Sono contento di aver lavorato con questi ragazzi perché insieme abbiamo messo in piedi uno spettacolo di grande intensità spirituale".

Sono le parole del regista ad una manciata di ore dal debutto di "Finis Terrae", l'opera che diventa Dramma Popolare sulla scena della Festa del Teatro di San Miniato (dal 17 al 23 luglio in piazza Duomo alle 21,30). Un teatro che indaga le coscienze e interroga l'uomo sul senso della vita e che mai come quest'anno è partito dall'attualità: è di pochi giorni fa la notizia agghiacciante dei trenta cadaveri su un barcone e quindi di una nuova tragedia nel Canale di Sicilia. Dal 2000 al 2013 sono morti più di 23 mila migranti nel tentativo di raggiungere l’Europa via mare o attraversando i confini via terra del vecchio continente. Una strage con un bilancio simile a quello di una guerra per dimensioni e numero di decessi.

"Finis Terrae" è uno spettacolo nato da un’idea di Antonio Calenda, che firma la sua prima regia a San Miniato su drammaturgia di Gianni Clementi. L’opera è frutto di una coproduzione tra Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Miniato, guidata da Marzio Gabbanini, e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Lo spettacolo si apre appunto su una spiaggia battuta da una burrasca la notte di Natale, ed è qui che un barcone semidistrutto approda con grande difficoltà e libera un terribile carico di persone con le loro storie, le loro povertà, i loro sogni e le loro speranze che riempiono la scena.

Tra loro anche una donna violata eppure portatrice ancora, nonostante tutto, di vita e che darà su quella spiaggia alla luce un figlio. Un miracolo che evoca l’unica possibilità che ci rimane: l’amore per gli uomini. Nel cast Nicola Pistoia, Paolo Triestino e con Francesco Benedetto. Tra gli attori musicisti di vari paesi dell'Africa e ballerini Ismaila Mbaye, Ashai Lombardo Arop, Moustapha Dembélé, Moustapha Mbengue, Djibril Gningue, Ousmane Coulibaly, Inoussa Dembele, Elhadji Djibril Mbaye. La coreografia è curata da Jacqueline Bulnes, coreografa e ballerina. Firma le musiche Germano Mazzocchetti, le scene sono di Paolo Giovanazzi ed i costumi di Domenico Franchi e le luci di Nino Napoletano.

Firma le musiche Germano Mazzocchetti, le scene sono di Paolo Giovanazzi ed i costumi di Domenico Franchi. "Finis Terrae", dopo il debutto domani sera alle 21,15 in anteprima nazionale per la stampa, replicherà fino al 23 a San Miniato, quindi farà una tournée italiana. La Festa del Teatro di San Miniato è sostenuta in modo determinante dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato.