La guerra degli autodromi: Peccioli contro Pontedera

Il sindaco Macelloni contesta con una lettera alla Regione e a Enrico Rossi di aver avviato il progetto per l'autodromo di Pontedera senza aver neppure avvisato Peccioli. "Il nostro progetto, che confermiamo, è del 2001" - di Mario Mannucci

Renzo Macelloni

Renzo Macelloni

Peccioli (Pisa), 23 luglio 2014 - Riparte alla grande la ‘guerra’ degli audromi, delle piste stavolta non di volo ma di bolidi, fra Peccioli e Pontedera. O meglio: di Peccioli contro Pontedera. E ‘avvertendo’ che «Peccioli si riserba di ricorrere a tutti gli istituti giuridici che consentiranno di tutelare la bontà delle proprie scelte di politica territoriale», Renzo Macelloni, tornato sindaco dopo dieci anni di interruzione (ma che non lo avevano certo escluso dalla vicende pecciolesi, tutt’altro) stavolta se la prende soprattutto con la Regione. Rea, a suo giudizio, di non aver neppure ‘avvisato’ Peccioli che a Pontedera si sta progettando un altro autodromo, «mentre quello di Peccioli è in progetto e contemplato dal piano urbanistico fin dal 2001». Più o meno dieci anni prima, questo è vero (ma è anche segno di un progetto aperto e rimasto tale da tanto tempo) rispetto a Pontedera.

E' forse stato il nostro servizio di ieri, nel quale la società Pluris annunciava nuovamente che il cantiere dell’autodromo di Pardossi si aprirà entro l’anno, a convincere l’amministrazione pecciolese del sindaco Renzo Macelloni a scrivere una lettera ‘di fuoco’ ai vertici di Regione e Provincia e al sindaco di Pontedera. Si apre con la premessa sulla confermata volontà di realizzate un impianto «per kart e autodrono in località Villa Monti, oltre alle necessarie strutture di servizio, progetto presente nella strumentazione urbanistica dal 2001 e nel piano territoriale di coordinamento della Provincia», per passare quindi all’attacco della Regione.

«Non risulta pervenuto a questa amministrazione nessun avvio di procedimento di valutazione degli atti di pianificazione del comune di Pontedera mentre dalla documerntazione che è stato possibile reperire in rete non emerge alcun approfondimento su due impianti e attività con analoghe caratteristiche a pochi chilometri di distanza. Scelta attivata — continua la lettera — senza alcuna valutazione che possa suggerire ipotesi di integrazione tra i due impianti e senza consultare i soggetti pubblici interessati». Fra i quali, evidentemente, Peccioli si considera. Mentre per l’autodromo pontederese sono stati raccolti i pareri (infine positivi) di Calcinaia e Cascina, comuni confinanti. Insomma, gridano dal colle: perchè non avete chiesto anche il parere di Peccioli? Ma non basta. Richiamandosi a una serie di articoli di legge, Macelloni aggiunge che «il comune di Peccioli è interessato dagli effetti derivanti dall’attuzione dell’impianto (di Pontedera; ndr) la cui approvazione, così come concepito, risulterebbe penalizzante (per Peccioli; ndr).

La lettera che riapre e accentua una vecchia diatriba per la quale provò inutilmenete a far da mediatore l’allora sindaco di Capannoli e presidente di turno dell’Unione Valdera, Filippo Fatticcioni, è indirizzata al governatore Rossi, assessore all’urbanistica Marson e alla segretaria del governo del territorio toscano, Sargentini, presidente della Provincia di Pisa, Pieroni, e dipartimenti provinciali dell’ambiente e urbanistica, sindaco di Pontedera, Simone Millozzi. Il quale, anche ieri mattina nella presentazione del torneo internazionale di tennis che inizierà sabato, ha ribadito che «l’autodromo entrerà presto fra le eccellenze sportive, turistiche ed economiche di Pontedera, come è già lo stadio con rinnovata pista di atletica di valenza nazionale e la piscina olimpica».

Mario Mannucci